Caso assunzioni, Belletti a processo
BIELLA - Parlerà solamente questa mattina, durante la conferenza stampa convocata in Seab alle 9,45, dopo i fatti di questi ultimi giorni. Silvio Belletti, 59 anni, amministratore delegato della società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, attende, dunque, prima di esprimere le sue opinioni e spiegare la sua linea difensiva in merito al decreto di giudizio immediato che il gip Claudio Passerini ha accolto, su proposta del sostituto procuratore Ernesto Napolillo. Cinque, in totale, i reati contestati nel capo di imputazione di nove pagine: abuso d’ufficio, tentata concussione, molestie, tentata violenza privata e indebita induzione «a dare o promettere utilità», un articolo recente, inserito nel decreto anticorruzione.
Il tutto era nato dopo un esposto legato alle assunzioni effettuate all’interno di Seab. Delle 180 portate a termine da Belletti sono tre quelle contestate nel capo d’imputazione, compresa quella di Ivano Scomparin, ex socio di Belletti ed ex militante, con lui, nei Comunisti Italiani.
Secondo la Procura e il gip la società è per azioni, ma «disciplinata da una normativa pubblicistica», ossia obbligata a rispettare i principi di «trasparenza e imparzialità» anche nell’ambito delle assunzioni. Belletti questa mattina fornirà la sua versione dei fatti, documentando il suo operato.
Nel documento di nove pagine , però, si fa riferimento anche a tre dipendenti donne che avrebbero, secondo l’accusa, subìto dei soprusi a sfondo sessuale. Sms, «velate minacce» e «modifiche di mansioni» per tentare di riallacciare i rapporti con loro. Anche su questo aspetto, più privato, Belletti illustrerà questa mattina la propria posizione. I Comuni e la stessa Seab potranno costituirsi parte civile al processo, fissato per il prossimo 24 novembre alle 9,30 in Tribunale a Biella.
E.P.
BIELLA - Parlerà solamente questa mattina, durante la conferenza stampa convocata in Seab alle 9,45, dopo i fatti di questi ultimi giorni. Silvio Belletti, 59 anni, amministratore delegato della società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, attende, dunque, prima di esprimere le sue opinioni e spiegare la sua linea difensiva in merito al decreto di giudizio immediato che il gip Claudio Passerini ha accolto, su proposta del sostituto procuratore Ernesto Napolillo. Cinque, in totale, i reati contestati nel capo di imputazione di nove pagine: abuso d’ufficio, tentata concussione, molestie, tentata violenza privata e indebita induzione «a dare o promettere utilità», un articolo recente, inserito nel decreto anticorruzione.
Il tutto era nato dopo un esposto legato alle assunzioni effettuate all’interno di Seab. Delle 180 portate a termine da Belletti sono tre quelle contestate nel capo d’imputazione, compresa quella di Ivano Scomparin, ex socio di Belletti ed ex militante, con lui, nei Comunisti Italiani.
Secondo la Procura e il gip la società è per azioni, ma «disciplinata da una normativa pubblicistica», ossia obbligata a rispettare i principi di «trasparenza e imparzialità» anche nell’ambito delle assunzioni. Belletti questa mattina fornirà la sua versione dei fatti, documentando il suo operato.
Nel documento di nove pagine , però, si fa riferimento anche a tre dipendenti donne che avrebbero, secondo l’accusa, subìto dei soprusi a sfondo sessuale. Sms, «velate minacce» e «modifiche di mansioni» per tentare di riallacciare i rapporti con loro. Anche su questo aspetto, più privato, Belletti illustrerà questa mattina la propria posizione. I Comuni e la stessa Seab potranno costituirsi parte civile al processo, fissato per il prossimo 24 novembre alle 9,30 in Tribunale a Biella.
E.P.