il caso

Cartelli contro i cacciatori nei boschi della Serra

Minacce ai cacciatori, che si ribellano.

Cartelli contro i cacciatori nei boschi della Serra
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Cartelli contro i cacciatori nei boschi della serra. Minacce ai cacciatori, che si ribellano.

Cartelli contro i cacciatori

Prosegue la "guerra" tra animalisti e cacciatori, l'ultimo episodio è stato segnalato ieri dal Presidente provinciale Federcaccia, dell’ente Ambito Territoriale Caccia e del Comparto Alpino,  Guido Dellarovere che ci ha inviato tre fotografie relative a dei manifesti contro i cacciatori posti nei boschi della serra. Sono manifesti con scritte molto violente, decisamente  inaccettabili contro i quali i cacciatori si ribellano con toni altrettanto enfatici.

"Questi signori - interviene Guido Della Rovere - la maggior parti possessori di cani, gatti e tartarughe, etichettano il cacciatore come un assassino di animali indiscriminato.

Assassino non lo è il macellaio che uccide i maiali e le vacche, non lo è il contadino che tira il collo alla gallina vecchia o al coniglio da fare al chivé. Eh no. Lo sono solo i cacciatori, che salgono in montagna, abbattono il capo che viene loro assegnato al fine di poter rispettare e mantenere l’equilibrio naturale della specie e di quel capo ne fanno nutrimento per famigliari, parenti e amici, non sprecando nulla.

Allora mi dicano, questi signori che minacciano, che differenza c’è tra l’acquistare una bistecca o dello spezzatino al banco della macelleria, mangiare l’hamburger o il bollito rispetto a mangiare ciò che si è cacciato e che anziché comprarlo al banco se lo si è procurato in natura?  Dubito che chi augura la morte ai cacciatori sappia fare questo sforzo intellettivo". Guarda la gallery con i cartelli:

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