Carcere: in arrivo altri 200 detenuti
Verrà inaugurato tra pochi giorni il nuovo padiglione realizzato nel cuore del carcere di Biella. E’ un edificio di quattro piani che può contenere fino a duecento detenuti. Sarà di tipo sperimentale con le caratteristiche della cosiddetta “custodia attenuata”, con le celle lasciate aperte, la possibilità per i detenuti di frequentare corsi e imparare un mestiere.
Civiltà. Una risposta di civiltà ai problemi di super affollamento che si sono registrati in penitenziari quali Piacenza e Busto Arsizio che hanno portato alla dura sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasbrugo che ha condannato l’Italia a risarcire con 100mila euro sette detenuti costretti a vivere per anni in celle sovraffollate e in uno spazio ridottissimo di tre metri quadrati contro i sette minimi previsti dalla norme in materia.
La direttrice. «Anche da noi si sono registrati in passato momenti di sovraffollamento - conferma la direttrice, Antonella Giordano -, ma li abbiamo sempre gestiti senza dover affrontare criticità di rilievo rispetto ad altre realtà penitenziarie...».
La struttura. A fronte di una capienza di 216 detenuti, ne sono stati presenti in taluni periodi fino a 330, con un indice di affollamento del 52,8 per cento. Le celle hanno una dimensione di circa tre metri per quattro, sono tutte nate per ospitare un detenuto ognuna, ma negli ultimi anni alcune di esse ne hanno ospitati anche due. Tutte sono fornite di bagno e di angolo cottura. Per adesso del nuovo padiglione verrà utilizzato un solo piano che ospiterà 50 detenuti. Col tempo e - si spera - con l’adeguamento in proporzione degli organici della Polizia penitenziaria, la nuova struttura raggiungerà poco alla volta il pieno regime. Tutti i detenuti, per essere ammessi a far parte del programma sperimentale, dovranno aderire al cosiddetto “patto di responsabilità” che prevede determinati comportamenti da tenere e determinate regole da rispettare.
Sui corsi che verranno offerti alla popolazione penitenziaria a custodia attenuata, la direttrice sta ancora valutando alcuni interessanti progetti. I laboratori potrebbero comunque essere orientati verso argomenti quali il recupero ecologico e le attività artigianali.
Incontro coi sindacati. Nel frattempo, proprio nella giornata di ieri, si è svolto un lungo confronto tra la direttrice e i rappresentati delle numerose sigle sindacali che nelle settimane scorse avevano protestato proprio in merito al mancato adeguamento degli organici e sulla sicurezza in previsione dell’inaugurazione del nuovo padiglione.
Il colloquio di ieri è servito alla responsabile della struttura di viale dei Tigli per presentare le novità sotto l’aspetto dell’organizzazione del lavoro considerato l’approccio diverso che gli agenti dovranno mantenere nel contesto della nuova struttura nei confronti dei detenuti ammessi al progetto sperimentale.