Carabinieri in festa: furti e rapine in calo, crescono le violenze
"Ma solo - spiega il comandante provinciale, tenente colonnello Igor Infante - per l'aumento della consapevolezza delle vittime di dover denunciare".

Carabinieri in festa: furti e rapine in calo, crescono le violenze. Un carabiniere in borghese si dirige lesto verso la zona del cortile della caserma di via Rosselli che ospita gli alunni delle elementari di Ponderano, l’unica peraltro coperta grazie all’impregno della Protezione civile. Ha in mano due grosse bottiglie di thé freddo e dei bicchieri di plastica che porge alle maestre. Ma la bevanda non basta. Nessun problema. Lo stesso carabiniere corre in caserma per uscirne poco dopo con un’altra bottiglia. Fa caldo e i segni di sudore sulla sua maglietta ne sono la conferma. Ma la gioia per aver dato a tutti quegli alunni soddisfazione e refrigerio è tanta. E’ un piccolo gesto, ma che lascerà un bel ricordo in quei bambini di quel carabiniere che si è prodigato per loro. Un piccolo gesto come tanti ogni giorno ne compiono i carabinieri in favore della gente. Uniti a quelli più importanti, a volte eroici, che rendono unica l’Arma, non per nulla, da sempre, l’istituzione più amata dagli italiani.
Carabinieri in festa
E’ con questo sentimento d’affetto che martedì mattina si è svolta la tradizionale festa dell’Arma per il 204° anno di fondazione. A fare gli onori di casa, ad accogliere autorità, gonfaloni, rappresentanti degli altri corpi militari e civili, è stato il comandante provinciale, tenente colonnello Igor Infante. Nel suo discorso, l’ufficiale ha ricordato il calo dei reati predatori nel 2017 (-15% furti, -37% rapine, -11% estorsioni e -12% truffe). C’è però stato un graduale aumento delle violenze di genere, «una crescita dovuta - ha spiegato - non tanto all'incremento degli episodi ma all'aumento della consapevolezza di dover denunciare».
Premiati i luogotenenti Slanzi e Cogli
Il momento come al solito più atteso, è stato quello della consegna dei premi ai militari che si sono particolarmente distinti nel corso degli ultimi mesi. Un fortissimo applauso si è levato per due vere colonne portanti dei carabinieri di Biella, per capacità e impegno, che hanno ricevuto la “Medaglia Mauriziana” al merito su proposta del Presidente della Repubblica: il luogotenente carica speciale Gianluca Slanzi, comandante del Nucleo informativo del comando provinciale Carabinieri di Biella e il luogotenente carica speciale Piero Cogli, vice comandante del Nucleo investigativo del comando provinciale.
Una grande indagine di iniziativa
Compiacimento del comandante provinciale al maresciallo Christian Cannizzaro, comandante in sede vacante del comando di Netro e all’appuntato Maurizio Sgroi, addetto al Nucleo radiomobile della Compagnia. Con questa motivazione: «Evidenziando elevata professionalità, non comune senso del dovere e spiccato intuito investigativo, effettuavano mirata attività d’indagine che consentiva di trarre in arresto due individui responsabili della produzione e coltivazione illecita di marijuana e a sequestrare un consistente quantitativo del predetto stupefacente, nonché otto armi bianche da taglio detenute illegalmente. Netro, 20 febbraio 2017».
Ha salvato una vita
Compiacimento per l’appuntato scelto qualifica speciale Serafino Sirni, addetto alla centrale operativa. Con questa motivazione: «Ricevuta la telefonata di un individuo che, in preda a una crisi depressiva, manifestava la volontà di togliersi la vita lanciandosi da un ponte stradale, dando prova di non comune spirito d’iniziativa ed elevatissima professionalità, intraprendeva un prolungato colloquio con l’interessato, permettendo, al contempo, al personale sanitario e ad una pattuglia dell’Arma, di raggiungere il posto e bloccare il soggetto in tempo. Biella, 3 febbraio 2018».
Arrivati in tempo
Compiacimento per l’appuntato scelto Francesco Mancone e al carabiniere scelto Michele Scarfogliero, addetti al comando di Valle Mosso, in quanto, «inviati dalla centrale operativa in soccorso di un individuo che minacciava di gettarsi nel vuoto dal parapetto di un ponte stradale, evidenziando ferma determinazione, spirito di iniziativa e non comune senso del dovere, raggiungevano il malcapitato riuscendo ad immobilizzarlo e a trarlo in salvo. Mosso, 6 maggio 2018».
Grazie ai carabinieri non si è buttato
Compiacimento al brigadiere capo Paolo Gobetti e all’appuntato scelto Renato Fazzari, addetti alla centrale operativa, in quanto, «ricevuta la segnalazione telefonica di un individuo che, in preda ad una crisi depressiva, manifestava la volontà di gettarsi da un viadotto, dando prova di non comune spirito d’iniziativa ed elevatissima professionalità, coordinavano efficacemente le operazioni di soccorso, consentendo al personale operante di raggiungere tempestivamente l’area interessata e bloccare il malcapitato prima che potesse compiere l’insano gesto. Mosso, 6 maggio 2018».
Valter Caneparo

















