Cancellava da Facebook le amiche dell’ex

Cancellava da Facebook le amiche dell’ex
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - Un medico biellese si è presentato negli uffici della sezione di Biella della Polizia postale e delle Comunicazioni, spiegando che ignoti hacker, oltre a rispondere spesso e volentieri male a messaggi che gli venivano inviati tramite Messenger, il programma di messaggistica istantanea online, erano addirittura in grado di agire sulla sua rubrica dei contatti Facebook cancellando le sue nuove amicizie femminili. I poliziotti in camice bianco, coordinati dall’ispettore Andrea Andreotti, hanno indagato a fondo e in breve sono riusciti a rintracciare la sedicente hacker, in realtà l’ex compagna del medico che riusciva ad inserirsi a suo piacimento sul profilo del noto social network Facebook e cancellava oppure cambiava ciò che non era di suo gradimento. La donna, 55 anni, di Biella, è stata alla fine denunciata per «intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche», un reato inserito nel Codice penale che prevede pene da sei mesi a sei anni di reclusione. Competente per questo reato è la Procura della Repubblica di Torino dove è operativo un pool di magistrati che si occupa dei reati informatici in collaborazione con le varie sezioni della Polposta. 

V.Ca.

BIELLA - Un medico biellese si è presentato negli uffici della sezione di Biella della Polizia postale e delle Comunicazioni, spiegando che ignoti hacker, oltre a rispondere spesso e volentieri male a messaggi che gli venivano inviati tramite Messenger, il programma di messaggistica istantanea online, erano addirittura in grado di agire sulla sua rubrica dei contatti Facebook cancellando le sue nuove amicizie femminili. I poliziotti in camice bianco, coordinati dall’ispettore Andrea Andreotti, hanno indagato a fondo e in breve sono riusciti a rintracciare la sedicente hacker, in realtà l’ex compagna del medico che riusciva ad inserirsi a suo piacimento sul profilo del noto social network Facebook e cancellava oppure cambiava ciò che non era di suo gradimento. La donna, 55 anni, di Biella, è stata alla fine denunciata per «intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche», un reato inserito nel Codice penale che prevede pene da sei mesi a sei anni di reclusione. Competente per questo reato è la Procura della Repubblica di Torino dove è operativo un pool di magistrati che si occupa dei reati informatici in collaborazione con le varie sezioni della Polposta. 

V.Ca.

Seguici sui nostri canali