Caldo torrido: caccia al fresco, più malori

Caldo torrido: caccia al fresco, più malori
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Caldo insopportabile, temperature che sfiorano i 40 gradi e che non accennano a scendere neppure la notte. Solleone e un tasso di umidità con cui è davvero difficile convivere. Questo il mix micidiale che ha provocato un aumento degli accessi al Pronto soccorso. Si sono registrati numerosi malori dovuti al gran caldo che sta picchiando forte in questi giorni e che ha provocato un assalto ai torrenti e alle piscine di tutto il Biellese che, dopo i tristi ricordi dello scorso anno, stanno poco alla volta rialzando la testa tornando a fare discreti affari.

Non ci sono stati i soli e classici interventi in ambulanza (per il classico svenimento da colpo di calore). In tanti, alle prese con sensi di spossatezza fuori dal comune, hanno deciso di recarsi in ospedale da soli o accompagnati da conoscenti e parenti. Le persone che risultato come sempre tra le più colpite dagli effetti devastanti dell’afa, sono gli anziani. Anche i bambini sono particolarmente suscettibili alle temperature torride: virus intestinali e colpi di calore i nemici peggiori.

Sotto l’ondata di caldo di Flegetonte (così i metereologi hanno chiamato l’afa che sta attanagliando il paese), tutti hanno cercato refrigerio in montagna, lungo qualche torrente o nei centri commerciali e nei negozi aperti anche di domenica (soprattutto in periodo di saldi) dove si è potuto sfruttare il fresco prodotto dall’aria condizionata a palla.

Caldo e afa non sono ancora finiti almeno fino a venerdì o sabato quando (vedere articolo sul tempo che farà qui di fianco) una corrente più fresca proveniente dal nord atlantico, proverà a cacciare per qualche ora il caldo torrido del Sahara. I consigli dei medici sono un invito al buon senso: evitare di uscire nelle ore più calde, bere molta acqua, rinfrescarsi spesso, evitare alcolici e grassi e indossare vestiti chiari. Aspettando il fresco.

V.Ca.

Caldo insopportabile, temperature che sfiorano i 40 gradi e che non accennano a scendere neppure la notte. Solleone e un tasso di umidità con cui è davvero difficile convivere. Questo il mix micidiale che ha provocato un aumento degli accessi al Pronto soccorso. Si sono registrati numerosi malori dovuti al gran caldo che sta picchiando forte in questi giorni e che ha provocato un assalto ai torrenti e alle piscine di tutto il Biellese che, dopo i tristi ricordi dello scorso anno, stanno poco alla volta rialzando la testa tornando a fare discreti affari.

Non ci sono stati i soli e classici interventi in ambulanza (per il classico svenimento da colpo di calore). In tanti, alle prese con sensi di spossatezza fuori dal comune, hanno deciso di recarsi in ospedale da soli o accompagnati da conoscenti e parenti. Le persone che risultato come sempre tra le più colpite dagli effetti devastanti dell’afa, sono gli anziani. Anche i bambini sono particolarmente suscettibili alle temperature torride: virus intestinali e colpi di calore i nemici peggiori.

Sotto l’ondata di caldo di Flegetonte (così i metereologi hanno chiamato l’afa che sta attanagliando il paese), tutti hanno cercato refrigerio in montagna, lungo qualche torrente o nei centri commerciali e nei negozi aperti anche di domenica (soprattutto in periodo di saldi) dove si è potuto sfruttare il fresco prodotto dall’aria condizionata a palla.

Caldo e afa non sono ancora finiti almeno fino a venerdì o sabato quando (vedere articolo sul tempo che farà qui di fianco) una corrente più fresca proveniente dal nord atlantico, proverà a cacciare per qualche ora il caldo torrido del Sahara. I consigli dei medici sono un invito al buon senso: evitare di uscire nelle ore più calde, bere molta acqua, rinfrescarsi spesso, evitare alcolici e grassi e indossare vestiti chiari. Aspettando il fresco.

V.Ca.