Cade in casa, viene soccorso dopo un giorno

VIGLIANO – I vicini di casa premurosi gli hanno forse salvato la vita. E’ un pensionato di quasi novant’anni che è rimasto per più di un giorno riverso sul pavimento della camera da letto, senza né acqua né cibo, con le forze che, ora dopo ora, lo stavano ormai abbandonando, bisognoso di cure e dei farmaci che è costretto ad assumere ogni giorno. Sono stati i vicini di casa a capire che qualcosa non quadrava in quella casa al numero 7 di via Campazza, a Vigliano, dove abita il pensionato. Alcuni segnali legati alle abitudini di quell’anziano, tipo le persiane socchiuse in un certo modo, oppure l’amata auto lasciata in cortile e non in garage addirittura per una notte intera, hanno convinto i vicini di casa a dare l’allarme. In un primo momento, con la delicatezza che s’addice a persone comunque riservate e per bene, i vicini hanno suonato quasi timidamente il campanello di quella casa. «Volevamo accertarsi che stesse bene», avrebbero di sicuro chiesto se qualcuno si fosse affacciato. Ma non hanno ottenuto risposta. Il sospetto che fosse successo sul serio qualcosa di grave, si è fatto largo in modo rapido e drammatico.La polemica. Ne è nata anche una polemica con la Polizia locale di Vigliano. «Abbiamo telefonato ai vigili intorno alle 8 di mattina rappresentando loro le nostre preoccupazioni – spiega uno dei vicini -. Ci hanno risposto che sarebbero arrivati subito, ma non abbiamo visto nessuno. Nel primo pomeriggio, preoccupati più che mai, abbiamo allora deciso di telefonare ai carabinieri...». Respinge critiche e accuse il comandante della Polizia municipale, Palmino Camerlo: «Ci siamo mossi nel primo pomeriggio, non appena abbiamo saputo la notizia - precisa -. Sono andato anch’io sul posto insieme ad un collega che è poi rimasto in supporto sino alla fine dell’intervento. Ho ovviamente fatto subito verificare tutte le chiamate giunte al comando quella mattina, ma della segnalazione del cittadino non c’era traccia: evidentemente si sarà confuso, avrà fatto il numero del Municipio oppure di un altro comando...». Il comandante riserva poi parole di elogio proprio nei confronti di quei vicini: «Ce ne fossero di persone così - puntualizza -, premurose e per nulla menefreghiste: sono state proprio in gamba...».Il soccorso. Con l’arrivo dei carabinieri, sono arrivati anche i Vigili del fuoco e un’ambulanza del “118”. La porta è stata aperta. Il padrone di casa era in grave crisi, aveva sete ed estrema necessità di assumere dei farmaci. Ma per fortuna era ancora vivo. Purtroppo il giorno prima era caduto ed era rimasto riverso sul pavimento sino all’arrivo dei soccorsi, senza più avere la forza di rialzarsi e di chiedere aiuto. Grazie ai vicini, il pensionato è stato soccorso e portato prima in ospedale e poi in una casa di riposo di Sordevolo per la convalescenza.
v.ca.
VIGLIANO – I vicini di casa premurosi gli hanno forse salvato la vita. E’ un pensionato di quasi novant’anni che è rimasto per più di un giorno riverso sul pavimento della camera da letto, senza né acqua né cibo, con le forze che, ora dopo ora, lo stavano ormai abbandonando, bisognoso di cure e dei farmaci che è costretto ad assumere ogni giorno. Sono stati i vicini di casa a capire che qualcosa non quadrava in quella casa al numero 7 di via Campazza, a Vigliano, dove abita il pensionato. Alcuni segnali legati alle abitudini di quell’anziano, tipo le persiane socchiuse in un certo modo, oppure l’amata auto lasciata in cortile e non in garage addirittura per una notte intera, hanno convinto i vicini di casa a dare l’allarme. In un primo momento, con la delicatezza che s’addice a persone comunque riservate e per bene, i vicini hanno suonato quasi timidamente il campanello di quella casa. «Volevamo accertarsi che stesse bene», avrebbero di sicuro chiesto se qualcuno si fosse affacciato. Ma non hanno ottenuto risposta. Il sospetto che fosse successo sul serio qualcosa di grave, si è fatto largo in modo rapido e drammatico.La polemica. Ne è nata anche una polemica con la Polizia locale di Vigliano. «Abbiamo telefonato ai vigili intorno alle 8 di mattina rappresentando loro le nostre preoccupazioni – spiega uno dei vicini -. Ci hanno risposto che sarebbero arrivati subito, ma non abbiamo visto nessuno. Nel primo pomeriggio, preoccupati più che mai, abbiamo allora deciso di telefonare ai carabinieri...». Respinge critiche e accuse il comandante della Polizia municipale, Palmino Camerlo: «Ci siamo mossi nel primo pomeriggio, non appena abbiamo saputo la notizia - precisa -. Sono andato anch’io sul posto insieme ad un collega che è poi rimasto in supporto sino alla fine dell’intervento. Ho ovviamente fatto subito verificare tutte le chiamate giunte al comando quella mattina, ma della segnalazione del cittadino non c’era traccia: evidentemente si sarà confuso, avrà fatto il numero del Municipio oppure di un altro comando...». Il comandante riserva poi parole di elogio proprio nei confronti di quei vicini: «Ce ne fossero di persone così - puntualizza -, premurose e per nulla menefreghiste: sono state proprio in gamba...».Il soccorso. Con l’arrivo dei carabinieri, sono arrivati anche i Vigili del fuoco e un’ambulanza del “118”. La porta è stata aperta. Il padrone di casa era in grave crisi, aveva sete ed estrema necessità di assumere dei farmaci. Ma per fortuna era ancora vivo. Purtroppo il giorno prima era caduto ed era rimasto riverso sul pavimento sino all’arrivo dei soccorsi, senza più avere la forza di rialzarsi e di chiedere aiuto. Grazie ai vicini, il pensionato è stato soccorso e portato prima in ospedale e poi in una casa di riposo di Sordevolo per la convalescenza.
v.ca.