Cronaca
L'inchiesta

Cade da una finestra e muore. Il Pm: "Ha fatto tutto da solo". Chiesta l'archiviazione

La tragedia era avvenuta in via Ogliaro. Indagini mericolose di Procura e Squadra mobile della Polizia.

Cade da una finestra e muore. Il Pm: "Ha fatto tutto da solo". Chiesta l'archiviazione
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Cade da una finestra e muore. Il Pm: "Ha fatto tutto da solo". Chiesta l'archiviazione.

E' stato un gesto volontario?

E’ dovuta a un gesto volontario la morte di Mohamed Fad El Kheir, 35 anni, per gli amici noto come Simone, il giovane caduto da una finestra di uno stabile di via Ogliaro (nella foto) lungo il greto del torrente Cervo il 20 novembre 2020 e morto subito dopo l’arrivo dei soccorsi e della Polizia. Può essere caduto mentre scappava dalla finestra dell’appartamento per non rischiare di essere sorpreso a frugare alla ricerca di suoi effetti personali dai padroni di casa che stavano rientrando. Oppure potrebbe aver deciso di lanciarsi nel vuoto volontariamente anche se tale tesi viene esclusa con forza sia dai familiari della vittima sia dagli amici che lo conoscevano.

Indagini meticolose

A stabilire che il giovane avrebbe fatto tutto da solo, sono state le indagini, meticolose allo spasimo, coordinate dal sostituto procuratore Sarah Cacciaguerra e affidate alla Squadra mobile della Polizia di Biella. In questi giorni, la Procura ha quindi chiesto l’archiviazione che scagiona del tutto i due giovani egiziani che in quell’appartamento abitavano, che la sera della tragedia avevano trovato il conoscente in fin di vita e avevano allertato i soccorsi dopo che erano rientrati in casa da Fara Novarese dove avevano fatto rifornimento di cocaina.

Padroni di casa interrogati

I due avrebbero confermato ogni cosa anche nel corso del confronto serrato con gli inquirenti senza mai cadere in contraddizione. E cioè che quando sono arrivati nel loro appartamento di via Ogliaro, avrebbero trovato la porta forzata. Si sono subito accorti che qualcuno aveva frugato in casa, hanno notato la finestra aperta, si sono affacciati e hanno visto delle lucine (forse una torcia o forse il telefono cellulare della vittima) dodici metri più sotto, rompere il buio pesto. Sono scesi sul greto del Cervo e hanno trovato El Kheir in fin di vita. Loro stessi hanno poi chiamato “118” e Polizia.

La dichiarazione prima di morire

A dare una grossa mano agli indagati, ci sarebbe anche l’ultima dichiarazione della vittima. Quando quella sera i poliziotti delle volanti erano arrivati per soccorrerlo, Mohamed Fad El Kheir era ancora vivo. Con un filo di voce, mentre una probabile emorragia gli stava rubando rapidamente la vita, era ancora riuscito a dire che avrebbe fatto tutto da solo, che sarebbe stato lui a lanciarsi di sotto, forse nel tentativo di aggrapparsi a un vicino ponticello.
Anche l'autopsia avrebbe confermato la tesi del gesto volontario, il medico legale non avrebbe infatti trovato segni di violenza se non quelli relativi alla caduta. Il sostituto Cacciaguerra aveva a quel punto chiesto anche una perizia ingegneristica sull'appartamento, in modo da confermare lo svolgersi dei fatti.

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