Cadavere in valigia da almeno sei mesi

Cadavere in valigia da almeno sei mesi
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CAVAGLIA' - Era chiuso nella valigia da almeno sei mesi il cadavere trovato sabato scorso, a sera inoltrata, lungo la strada di Cascina La Mandria, al confine tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dal polo tecnologico e dalla discarica da una parte e dall’autostrada A4 e dal raccordo della A5 dall’altra. E’ quanto trapela dai primi accertamenti effettuati sui resti del corpo rannicchiato in quella valigia e in avanzato stato di decomposizione, con le ossa ormai visibili.

Il bagaglio è stato notato da due cacciatori di Lecco in una boscaglia in fondo a un campo, a ridosso del canale Navilotto, che in quel tratto rappresenta il confine tra le province di Biella e Vercelli, a un centinaio di metri in linea d’aria da un cascinale. E’ stato uno dei cani ad avvicinarsi a quel bagaglio in tela e ad attirare l’attenzione del suo padrone. La puzza era nauseabonda. La segnalazione ai carabinieri da parte dei cacciatori lombardi è stata fatta solo in serata, al loro ritorno a casa. Non pensavano che dentro alla valigia ci fosse un cadavere, in un primo tempo hanno ritenuto che si trattasse della carcassa di un animale. Nei prossimi giorni verrano anche loro ulteriormente interrogati.
Valter Caneparo

CAVAGLIA' - Era chiuso nella valigia da almeno sei mesi il cadavere trovato sabato scorso, a sera inoltrata, lungo la strada di Cascina La Mandria, al confine tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dal polo tecnologico e dalla discarica da una parte e dall’autostrada A4 e dal raccordo della A5 dall’altra. E’ quanto trapela dai primi accertamenti effettuati sui resti del corpo rannicchiato in quella valigia e in avanzato stato di decomposizione, con le ossa ormai visibili.

Il bagaglio è stato notato da due cacciatori di Lecco in una boscaglia in fondo a un campo, a ridosso del canale Navilotto, che in quel tratto rappresenta il confine tra le province di Biella e Vercelli, a un centinaio di metri in linea d’aria da un cascinale. E’ stato uno dei cani ad avvicinarsi a quel bagaglio in tela e ad attirare l’attenzione del suo padrone. La puzza era nauseabonda. La segnalazione ai carabinieri da parte dei cacciatori lombardi è stata fatta solo in serata, al loro ritorno a casa. Non pensavano che dentro alla valigia ci fosse un cadavere, in un primo tempo hanno ritenuto che si trattasse della carcassa di un animale. Nei prossimi giorni verrano anche loro ulteriormente interrogati.
Valter Caneparo

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