Bullismo, la piaga colpisce il Nord (VIDEO)

Bullismo, la piaga colpisce il Nord (VIDEO)
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“Ferma il Bullismo”, più che un ordine, è condivisione. Così si intitola il nuovo progetto di comunicazione no profit, firmato dalla “Armando Testa”, la più grande agenzia pubblicitaria italiana, per la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Telefono Azzurro. E che pochi giorni fa è stato presentato ufficialmente a “Expo Milano 2015”. La piaga del bullismo torna, così, all’attenzione dei media, del mondo della scuola e della società intera. Dal momento che, fa sapere Telefono Azzurro, nel 68 per cento dei casi avviene nel contesto scolastico e soprattutto molto spesso finisce per restare sommerso: secondo gli ultimi dati raccolti, solo 1 bambino su 5 informa un adulto di esserne stato vittima. “Ferma il Bullismo” sfrutta la presa del canale visivo, da buono spot: è un nuovo film, creato per la tv e per il web, che racconta la storia di un uomo che nella quotidianità rivive ossessivamente le violenze di cui era stato vittima molti anni prima. Come riporta il claim finale: «Quello che subisci da piccolo può segnarti tutta la vita». La realtà non è lontana, le vittime di bullismo sono esposte al rischio di suicidio con una probabilità doppia rispetto ai coetanei - secondo ricerche internazionali, a tentare il suicidio è il 10 per cento delle vittime - e il 30 per cento compie atti di autolesionismo. Invogliare al dialogo si può: Telefono Azzurro e Ministero dell’Istruzione, da febbraio, hanno lanciato il numero gratuito 1.96.96, disponibile 24 ore su 24 ogni giorno, e la chat aperta sul sito www.azzurro.it, attiva tutti i giorni dalle ore 8 alle 22. Al contempo, è necessario conoscere le dimensioni del bullismo e della sua declinazione interattiva, il cyberbullismo. A questo serve il dossier appena pubblicato da Telefono Azzurro (febbraio-luglio 2015), secondo cui, nonostante l’attenzione riservata al fenomeno negli ultimi anni, il reale impatto è sottostimato: in Italia, quasi il 23 per cento dei bambini e degli adolescenti vittima di bullismo non ne ha parlato con nessuno. E pensare che quasi un caso al giorno dei 1.441 ricevuti dal Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha riguardato casi di bullismo e cyberbullismo, per un totale di 148 casi, il 10,3 per cento del totale. In particolare, le ragazze sembrerebbero più inclini a compiere atti di cyberbullismo verso altre femmine, soprattutto per motivi di invidia. Mentre i maschi usano insinuazioni a sfondo erotico-sessuale contro le coetanee e denigranti la virilità verso i coetanei. Colpisce, poi, la distribuzione dei casi, che prevalgono al Nord (41 per cento) rispetto al resto d’Italia. Quanto all’età, 1 su 2 delle vittime è preadolescente, va alle medie (49 per cento). Proprio la scuola si conferma primo luogo del fenomeno, seguito dall’oratorio e da spazi all’aperto.

Giovanna Boglietti

“Ferma il Bullismo”, più che un ordine, è condivisione. Così si intitola il nuovo progetto di comunicazione no profit, firmato dalla “Armando Testa”, la più grande agenzia pubblicitaria italiana, per la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Telefono Azzurro. E che pochi giorni fa è stato presentato ufficialmente a “Expo Milano 2015”. La piaga del bullismo torna, così, all’attenzione dei media, del mondo della scuola e della società intera. Dal momento che, fa sapere Telefono Azzurro, nel 68 per cento dei casi avviene nel contesto scolastico e soprattutto molto spesso finisce per restare sommerso: secondo gli ultimi dati raccolti, solo 1 bambino su 5 informa un adulto di esserne stato vittima. “Ferma il Bullismo” sfrutta la presa del canale visivo, da buono spot: è un nuovo film, creato per la tv e per il web, che racconta la storia di un uomo che nella quotidianità rivive ossessivamente le violenze di cui era stato vittima molti anni prima. Come riporta il claim finale: «Quello che subisci da piccolo può segnarti tutta la vita». La realtà non è lontana, le vittime di bullismo sono esposte al rischio di suicidio con una probabilità doppia rispetto ai coetanei - secondo ricerche internazionali, a tentare il suicidio è il 10 per cento delle vittime - e il 30 per cento compie atti di autolesionismo. Invogliare al dialogo si può: Telefono Azzurro e Ministero dell’Istruzione, da febbraio, hanno lanciato il numero gratuito 1.96.96, disponibile 24 ore su 24 ogni giorno, e la chat aperta sul sito www.azzurro.it, attiva tutti i giorni dalle ore 8 alle 22. Al contempo, è necessario conoscere le dimensioni del bullismo e della sua declinazione interattiva, il cyberbullismo. A questo serve il dossier appena pubblicato da Telefono Azzurro (febbraio-luglio 2015), secondo cui, nonostante l’attenzione riservata al fenomeno negli ultimi anni, il reale impatto è sottostimato: in Italia, quasi il 23 per cento dei bambini e degli adolescenti vittima di bullismo non ne ha parlato con nessuno. E pensare che quasi un caso al giorno dei 1.441 ricevuti dal Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha riguardato casi di bullismo e cyberbullismo, per un totale di 148 casi, il 10,3 per cento del totale. In particolare, le ragazze sembrerebbero più inclini a compiere atti di cyberbullismo verso altre femmine, soprattutto per motivi di invidia. Mentre i maschi usano insinuazioni a sfondo erotico-sessuale contro le coetanee e denigranti la virilità verso i coetanei. Colpisce, poi, la distribuzione dei casi, che prevalgono al Nord (41 per cento) rispetto al resto d’Italia. Quanto all’età, 1 su 2 delle vittime è preadolescente, va alle medie (49 per cento). Proprio la scuola si conferma primo luogo del fenomeno, seguito dall’oratorio e da spazi all’aperto.

Giovanna Boglietti

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