Bulletti diventano rapinatori

C’è chi li chiama “bulletti”, ma sono a tutti gli effetti dei baby rapinatore i due ragazzini che, tra sabato e domenica, hanno cercato di farsi consegnare soldi, una cassa audio, accendini e le cartine per confezionare le sigarette da due differenti compagnie composte da adolescenti. Ora un ragazzo di 20 anni residente a Biella e già lungamente noto alle forze dell’ordine per aver messo a segno, in passato, una serie di furti di portafogli e telefoni cellulari nelle discoteche biellesi, dovrà rispondere dell’accusa di rapina in concorso e tentata rapina. Dovrà invece soltanto rispondere della tentata rapina il ragazzino, ancora minorenne, con il quale ha si è reso protagonista dei due episodi.
La prima aggressione si è verificata sabato sera, tra via Italia e via Mazzini, a pochi passi dai giardini Zumaglini di Biella. I due hanno notato tre ragazzini, tutti e tre di 15 anni, li hanno avvicinati e hanno cercato di “attaccar bottone”, con evidenti provocazioni. I tre giovanissimi sono scappati, ma i due aggressori li hanno raggiunti e bloccati. Li hanno spintonati e schiaffeggiati, tutto per convincerli a farsi consegnare dei soldi. Poi hanno chiesto a uno di loro di vedere la cassa audio che aveva nello zainetto. I tre però si sono rifiutati e sono riusciti ad allontanarsi. Scattato l’allarme è intervenuta la Polizia: i due “bulletti” sono stati identificati e nei loro confronti è scattata la denuncia per tentata rapina in concorso.
Non contenti, il giorno seguente, i due aggressori sono tornati in azione. Si trovavano al centro commerciale “Gli Orsi” di Biella quando, insieme ad altri tre minorenni, hanno avvicinato un giovane e, minacciandolo, si sono fatti consegnare due accendini e le cartine che utilizzava per il confezionamento delle sigarette artigianali. Scattato l’allarme, anche questa volta è intervenuta la Polizia. Uno solo dei due giovani bulli, ovvero quello che ha materialmente minacciato la vittima dell’aggressione, è stato denunciato. L’accusa di cui dovrà rispondere è quella di rapina.
Sh.C.
C’è chi li chiama “bulletti”, ma sono a tutti gli effetti dei baby rapinatore i due ragazzini che, tra sabato e domenica, hanno cercato di farsi consegnare soldi, una cassa audio, accendini e le cartine per confezionare le sigarette da due differenti compagnie composte da adolescenti. Ora un ragazzo di 20 anni residente a Biella e già lungamente noto alle forze dell’ordine per aver messo a segno, in passato, una serie di furti di portafogli e telefoni cellulari nelle discoteche biellesi, dovrà rispondere dell’accusa di rapina in concorso e tentata rapina. Dovrà invece soltanto rispondere della tentata rapina il ragazzino, ancora minorenne, con il quale ha si è reso protagonista dei due episodi.
La prima aggressione si è verificata sabato sera, tra via Italia e via Mazzini, a pochi passi dai giardini Zumaglini di Biella. I due hanno notato tre ragazzini, tutti e tre di 15 anni, li hanno avvicinati e hanno cercato di “attaccar bottone”, con evidenti provocazioni. I tre giovanissimi sono scappati, ma i due aggressori li hanno raggiunti e bloccati. Li hanno spintonati e schiaffeggiati, tutto per convincerli a farsi consegnare dei soldi. Poi hanno chiesto a uno di loro di vedere la cassa audio che aveva nello zainetto. I tre però si sono rifiutati e sono riusciti ad allontanarsi. Scattato l’allarme è intervenuta la Polizia: i due “bulletti” sono stati identificati e nei loro confronti è scattata la denuncia per tentata rapina in concorso.
Non contenti, il giorno seguente, i due aggressori sono tornati in azione. Si trovavano al centro commerciale “Gli Orsi” di Biella quando, insieme ad altri tre minorenni, hanno avvicinato un giovane e, minacciandolo, si sono fatti consegnare due accendini e le cartine che utilizzava per il confezionamento delle sigarette artigianali. Scattato l’allarme, anche questa volta è intervenuta la Polizia. Uno solo dei due giovani bulli, ovvero quello che ha materialmente minacciato la vittima dell’aggressione, è stato denunciato. L’accusa di cui dovrà rispondere è quella di rapina.
Sh.C.