Brutale aggressione a un ragazzo per rubargli uno smarthphone: in tre sotto processo

Avrebbero pestato quasi a sangue il giovane che avevano preso di mira, per rapinarlo di un semplice telefono cellulare peraltro di scarso valore. Una crudeltà che è stata rimarcata nel capo d’imputazione con il quale ieri mattina sono stati rinviati a giudizio per rapina in concorso tre personaggi residenti a Biella già noti alle forze dell’ordine e alla giustizia. Si tratta di Mauro Rosso, 40 anni, Samantha Perolini, 38 anni, e Daniel Nicosia, 29 anni (difesi rispettivamente dagli avvocati Andrea Ventura, Pietro Barrasso e Fabrizio Bernardi). Il giudice ha fissato la prima udienza del processo per il 22 febbraio del prossimo anno.

L'aggressione per strada

I fatti risalgono al 6 maggio 2016. Un giovane di 27 anni sarebbe stato pestato per Biella dai tre imputati che volevano sottrargli il telefono cellulare. Rosso avrebbe colpito i malcapitato con un violento pugno nell’occhio destro e con un bracciale di metallo rigido sulla mano sinistra, sulla schiena e sulla testa.
Perolini avrebbe colpito la vittima dell’aggressione con una bottigliata in testa e lo stesso avrebbe fatto Nicosia che, in seguito, avrebbe fatto roteare in modo minaccioso la stessa bottiglia con la quale avrebbe colpito ancora una volta la parte offesa.
Gli aggressori avrebbero inoltre utilizzato un pesante e pericoloso cubetto di porfido. Alla fine i tre avrebbero sfilato dalla tasca del giovane un telefono Samsung Galaxy S3 prima di allontanarsi.

Ferito e in ospedale

Il giovane era stato portato in ospedale dov’era stato medicato ed in seguito dimesso con ferite giudicate guaribili in due settimane. Aveva riportato un trauma cranico, un trauma toracico e alcune ferite a braccia e gambe. Delle indagini se n’era occupata la Polizia che aveva presto chiuso il caso.