Brucia rifiuti nel salotto di casa rischiando di dare fuoco all' intero palazzo

Ha rischiato di dar fuoco all'intero palazzo - un condominio di strada Regione Croce, a Chiavazza, nel quale vivono una ventina di famiglie - bruciando rifiuti nel salotto di casa. E quando sono arrivati Vigili del fuoco e Polizia si è rifiutato di aprire loro la porta di casa. Per questi motivi Christian Bazzeato, 43 anni, di Biella, è stato arrestato. L'uomo, che è già lungamente noto alle forze dell'ordine, dovrà ora rispondere anche delle accuse di incendio (reato per il quale è previsto l'arresto obbligatorio) e resistenza a pubblico ufficiale. L'episodio che lo ha messo nei guai è successo sabato mattina: erano da poco passate le 9 quando alla centrale del 115 è giunta la richiesta di intervento da parte dei alcuni residenti di strada Regione Croce che lamentavano un forte odore di bruciato provenire da uno dei condomini presenti lungo la vita. Arrivati nel luogo indicato i pompieri hanno subito individuato la proveninza del fumo e si sono diretti verso l'alloggio di Christian Bazzeato, posto al secondo piano di uno dei palazzi. L'uomo però si è rifiutato di aprire loro la porta. I Vigli del fuoco hanno chiesto l'intervento degli agenti di Polizia. Nemmeno all'arrivo dei poliziotti l'uomo è diventato più collaborativo: si è rifiutato in ogni modo di far entrare in casa i soccorsi. Quando finalmente agenti e pompieri sono riusciti ad introdursi nell'alloggio hanno trovato un vero e proprio falò appiccato in salotto, sopra ad un tavolino in plastica. L'uomo aveva radunato rifiuti, pacchi di sigarette vuoti, cartoni del vino, plastica, stracci ed altro ancora e aveva acceso il fuoco. Il fumo aveva invaso tutta la stanza e le fiamme si stavano avvicinando inesorabilmente a una bottiglia d'olio e ad altro materiale combustibile presenti poco distante. L'incendio è stato spento, con non poca fatica da parte degli operatori del soccorso. Christian Bazzeato, assistito dal personale medico per una lieve intossicazione dovuta ai fumi del rogo, si è giustificato sostenendo che si trattava di un’usanza abituale in Veneto. Mentre veniva scortato all'esterno della palazzina, gli agenti di Polizia hanno impedito che i vicini potessero scagliarsi contro di lui. L'uomo è stato portato in Questura dove, nei suoi confronti, è poi scattato l'immediato arresto.
SH.C.
Ha rischiato di dar fuoco all'intero palazzo - un condominio di strada Regione Croce, a Chiavazza, nel quale vivono una ventina di famiglie - bruciando rifiuti nel salotto di casa. E quando sono arrivati Vigili del fuoco e Polizia si è rifiutato di aprire loro la porta di casa. Per questi motivi Christian Bazzeato, 43 anni, di Biella, è stato arrestato. L'uomo, che è già lungamente noto alle forze dell'ordine, dovrà ora rispondere anche delle accuse di incendio (reato per il quale è previsto l'arresto obbligatorio) e resistenza a pubblico ufficiale. L'episodio che lo ha messo nei guai è successo sabato mattina: erano da poco passate le 9 quando alla centrale del 115 è giunta la richiesta di intervento da parte dei alcuni residenti di strada Regione Croce che lamentavano un forte odore di bruciato provenire da uno dei condomini presenti lungo la vita. Arrivati nel luogo indicato i pompieri hanno subito individuato la proveninza del fumo e si sono diretti verso l'alloggio di Christian Bazzeato, posto al secondo piano di uno dei palazzi. L'uomo però si è rifiutato di aprire loro la porta. I Vigli del fuoco hanno chiesto l'intervento degli agenti di Polizia. Nemmeno all'arrivo dei poliziotti l'uomo è diventato più collaborativo: si è rifiutato in ogni modo di far entrare in casa i soccorsi. Quando finalmente agenti e pompieri sono riusciti ad introdursi nell'alloggio hanno trovato un vero e proprio falò appiccato in salotto, sopra ad un tavolino in plastica. L'uomo aveva radunato rifiuti, pacchi di sigarette vuoti, cartoni del vino, plastica, stracci ed altro ancora e aveva acceso il fuoco. Il fumo aveva invaso tutta la stanza e le fiamme si stavano avvicinando inesorabilmente a una bottiglia d'olio e ad altro materiale combustibile presenti poco distante. L'incendio è stato spento, con non poca fatica da parte degli operatori del soccorso. Christian Bazzeato, assistito dal personale medico per una lieve intossicazione dovuta ai fumi del rogo, si è giustificato sostenendo che si trattava di un’usanza abituale in Veneto. Mentre veniva scortato all'esterno della palazzina, gli agenti di Polizia hanno impedito che i vicini potessero scagliarsi contro di lui. L'uomo è stato portato in Questura dove, nei suoi confronti, è poi scattato l'immediato arresto.
SH.C.