Botte e una bottigliata per derubargli il portafogli

Botte e una bottigliata per derubargli il portafogli
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BIELLA - Era accusato d’aver aggredito un quarantenne nel parcheggio della Provincia, d’averlo picchiato a calci e pugni per riuscire a rubargli il portafogli che conteneva circa 500 euro. «Erano in due», aveva subito dichiarato l’uomo aggredito.
Ma a pagarla, per la giustizia, e? stato solo Mario Cufe, 29 anni, origini albanesi, di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che nei giorni scorsi e? stato condannato dal Tribunale di Biella a due anni e mezzo di reclusione piu? 1.500 euro di multa, contro la pena di quattro anni tondi richiesti dalla Pubblica accusa rappresentata dal nuovo sostituto procuratore, Federico Carrai.
Il Collegio ha alla fine riqualificato il reato di rapina in furto aggravato in concorso con persona non identificata. L’imputato e? stato inoltre condannato al risarcimento del danno in favore della parte civile, da liquidarsi in separato giudizio, nonche? alla rifusione delle spese legali.
I fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 marzo 2014. Erano in due quella notte, nel piazzale dove si ritrovano i due paninari piu? noti, Toni e Micky. La vittima della brutale aggressione era alla fine riuscita a riconoscere uno dei due tra i tanti volti di un album fotografico che i poliziotti gli avevano mostrato.
Nei guai, con l’accusa di rapina, lesioni personali e pure ricettazione di un bancomat delle Poste che poche ore prima era stato rubato a una diciottenne di Cossato al Privilege, il locale frequentato da ragazzini di via Costa di Riva, era finito il solo Mario Cufe.
Secondo il capo d’accusa, l’imputato e il suo complice mai identificato, avevano aggredito il quarantenne biellese a calci e pugni. Lo avevano quindi atterrato e colpito infine in pieno volto con una bottiglia (per fortuna se l’era cavata con una decina di giorni di prognosi).
Il sospetto e? che il biellese, ignaro di cio? che gli sarebbe potuto succedere, abbia pagato una consumazione da uno dei paninari mettendo senza volerlo in bella mostra il portafogli bello gonfio, trasformandolo pertanto in un obiettivo per personaggi senza scrupoli.
V.Ca.

 

BIELLA - Era accusato d’aver aggredito un quarantenne nel parcheggio della Provincia, d’averlo picchiato a calci e pugni per riuscire a rubargli il portafogli che conteneva circa 500 euro. «Erano in due», aveva subito dichiarato l’uomo aggredito.
Ma a pagarla, per la giustizia, e? stato solo Mario Cufe, 29 anni, origini albanesi, di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che nei giorni scorsi e? stato condannato dal Tribunale di Biella a due anni e mezzo di reclusione piu? 1.500 euro di multa, contro la pena di quattro anni tondi richiesti dalla Pubblica accusa rappresentata dal nuovo sostituto procuratore, Federico Carrai.
Il Collegio ha alla fine riqualificato il reato di rapina in furto aggravato in concorso con persona non identificata. L’imputato e? stato inoltre condannato al risarcimento del danno in favore della parte civile, da liquidarsi in separato giudizio, nonche? alla rifusione delle spese legali.
I fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 marzo 2014. Erano in due quella notte, nel piazzale dove si ritrovano i due paninari piu? noti, Toni e Micky. La vittima della brutale aggressione era alla fine riuscita a riconoscere uno dei due tra i tanti volti di un album fotografico che i poliziotti gli avevano mostrato.
Nei guai, con l’accusa di rapina, lesioni personali e pure ricettazione di un bancomat delle Poste che poche ore prima era stato rubato a una diciottenne di Cossato al Privilege, il locale frequentato da ragazzini di via Costa di Riva, era finito il solo Mario Cufe.
Secondo il capo d’accusa, l’imputato e il suo complice mai identificato, avevano aggredito il quarantenne biellese a calci e pugni. Lo avevano quindi atterrato e colpito infine in pieno volto con una bottiglia (per fortuna se l’era cavata con una decina di giorni di prognosi).
Il sospetto e? che il biellese, ignaro di cio? che gli sarebbe potuto succedere, abbia pagato una consumazione da uno dei paninari mettendo senza volerlo in bella mostra il portafogli bello gonfio, trasformandolo pertanto in un obiettivo per personaggi senza scrupoli.
V.Ca.

 

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