Biella saluta Martino Coda Zabetta: una chiesa stracolma, applausi e commozione per l’ultimo viaggio
Un lungo e caloroso applauso da parte di chi gli voleva bene lo ha salutato un'ultima volta.

Non era semplicemente gremita, la chiesa di San Paolo a Biella. Era stracolma. Alle 15 di oggi, per il funerale di Martino Coda Zabetta, insegnante e allenatore di basket scomparso martedì a 43 anni dopo una lunga malattia, si faceva fatica persino a entrare. Una folla composta ma profondamente commossa ha riempito ogni angolo, ogni spazio disponibile: amici, ex allievi, colleghi, atleti, dirigenti, arbitri, ufficiali di campo, parenti arrivati anche da Pordenone. Tutti presenti per dirgli addio, per restituirgli un po’ di quell’affetto che lui ha sempre donato con naturalezza.

Biella saluta Martino Coda Zabetta
«Te ne sei andato via troppo presto Martino - ha detto chi ha voluto ricordarlo - qualcuno ha detto che viaggiare è vivere il doppio e noi siamo andati negli Stati Uniti quando avevi 15 anni: abbiamo ancora le magliette che avevamo comprato. Negli Stati Uniti ci siamo tornati più recentemente, nel Mississippi, dove ci sono gli alligatori. Poi l’Egitto, con le cene sulle rive del Nilo, l’Azerbaijan, l’Olanda, la Francia, l’Inghilterra e la Finlandia... E allora sì, Martino, hai vissuto il doppio dei tuoi 43 anni. Martino, vola alto. Ciao». Parole che hanno colpito tutti, come il lungo, caloroso applauso che ha accompagnato la fine del discorso. Un applauso che si è ripetuto poco dopo, quando il carro funebre ha lasciato la chiesa: spontaneo, collettivo... Meritato. Un’ovazione colma di dolore, ma anche di gratitudine. Per tutto quello che Martino ha dato, per come lo ha dato.
Una chiesa stracolma, applausi e commozione per l’ultimo viaggio
A salutarlo c’erano i "suoi" amici del basket, i colleghi della scuola, le famiglie degli allievi, i compagni di viaggio della vita. In tanti hanno voluto essere lì, fisicamente presenti, per testimoniare cosa ha significato conoscerlo. Un insegnante gentile, un allenatore appassionato, un amico leale, una persona che ha saputo vivere con generosità, ironia e dignità fino all’ultimo giorno. Martino ora non c’è più, ma l’impronta che ha lasciato continuerà a camminare nei cuori di chi l’ha incontrato. E oggi Biella l’ha salutato come meritava.
G.L.J.