Biella è la città (e la provincia) con le case più economiche d'Italia. Il report di Idealista

I dati di aprile: con 719 euro al metro quadro nel capoluogo e 642 per tutto il territorio provinciale Biella è all'ultimo posto per valore degli immobili

Biella è la città (e la provincia) con le case più economiche d'Italia. Il report di Idealista
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Ad aprile prezzi delle case, secondo un report del network immobiliare Idealista, sono stabili nonostante il congelamento delle compravendite. E Biella si conferma assoluto fanalino di coda  per valore degli immobili. E' infatti all'ultimo posto sia  per i prezzi in città (719 euro al metro quadro) sia per la media del resto della provincia: 642 euro al metro quadrato.

Ecco dove la case costano di più: Biella all'ultimo posto

Il prezzo medio delle abitazioni in Italia si attesta a 1.697 euro/m2. Cali ad aprile registrati in 10 regioni su 20. Primi effetti del Coronavirus sui grandi mercati: Bologna e Milano, in calo dello 0,9%; giù anche Torino (-0,6%), Palermo (-1,2%) e Napoli (-1,9%); Roma (0,2%) fa eccezione.

Il prezzo delle abitazioni già esistenti segna una flessione dello 0,1% ad aprile. Confermata la tendenza alla stabilizzazione dei valori in atto nonostante il Coronavirus abbia congelato il mercato delle compravendite. Il prezzo medio del mattone in Italia ora è di 1.697 euro al metro quadro, -2,2% negli ultimi 12 mesi stando all’Ufficio Studi di idealista.

Acquirenti e venditori stanno evitando ogni interazione

"Lo stato delle misure di emergenza attualmente in atto, inclusa la necessaria applicazione del distanziamento sociale, hanno influenzato il mercato immobiliare in molti modi", ha dichiarato Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista. "Acquirenti e venditori hanno preoccupazioni per l'economia e gli effetti sulle proprie situazioni lavorative. Inoltre, molti acquirenti e venditori stanno evitando qualsiasi tipo di interazione personale e questo ridurrà i sopralluoghi appena si concluderà la fase di lockdown”

“Tuttavia dopo un drastico calo dell’interesse da parte degli utenti nel periodo immediatamente successivo al Dpcm del 10 marzo osserviamo che la domanda è ritornata a crescere in maniera consistente nelle ultime due settimane. C’è molta domanda accumulata, il che ci fa ben sperare per un forte recupero del mercato che accelererà quando gli acquirenti cercheranno di soddisfare la domanda repressa che si è accumulata nel corso della primavera e si accumulerà almeno in parte questa estate. A partire dai mesi autunnali vedremo verosimilmente un forte aumento delle operazioni contestualmente a una diminuzione dei prezzi ".

La situazione nelle Regioni

Svalutazioni interessano la metà delle macroaree del Paese, con i maggiori cali
in Valle d’Aosta (-2,5%) e Campania (-1%). Gli altri ribassi sono meno significativi e compresi tra
il -0,6% di Marche e Lazio e il -0,1% della Puglia. Sul fronte dei rialzi l’Abruzzo (1,1%) segna il recupero maggiore davanti a Liguria (0,8%) e Veneto (0,7%). Stabile la Lombardia.

La Liguria (2.498 euro/m2) ritorna in cima al ranking dei prezzi regionali davanti alla Valle d’Aosta (2.496 euro/m2) e Trentino-Alto Adige (2.383 euro/m2). Le regioni più economiche sono Sicilia (1.061 euro/m2), Molise (928 euro/m²) e Calabria, fanalino di coda con 908 euro al metro quadro.

La situazione nelle Province

Trend prevalentemente rialzista ad aprile per 61 su 105 aree provinciali monitorate. Teramo (3,3%), Varese (2,8%) e Verona (2,4%) guidano questa tendenza che vede, all’opposto,
Aosta (-2,5%), Pistoia (-3,1%) e Belluno (-4,2%) con le performance peggiori.

Anche ad aprile la provincia più cara per chi acquista casa è Bolzano (3.489 euro/m2) davanti a Savona (3.119 euro/m2) e Firenze (2.808 euro/m2). Nella parte opposta del ranking troviamo Isernia (765 euro/m2), Caltanissetta (731 euro/m2) e Biella (642 euro/m2).

La situazione nei Capoluoghi

A fronte di un andamento sostanzialmente stabile dei valori immobiliari a livello nazionale, continuano ad aumentare i capoluoghi di provincia in trend positivo, ora sono 62 contro 37 negativi, mentre 5 comuni analizzati hanno lasciato i prezzi invariati rispetto a marzo.

I mercati dove i prezzi sono saliti più rapidamente nel mese appena trascorso sono Chieti (4%), Bergamo (3,2%) e Monza (2,7%). All’opposto di questa tendenza troviamo Fermo (-2,4%), Teramo (-2,5%) e Pistoia (-2,8%) con i cali maggiori del periodo.

Eccetto Firenze (0,4%) e Roma (0,2%) battute d'arresto tutte le altre grandi piazze immobiliari; Bologna e Milano, che spezzano la lunga serie di rialzi ,segnando un calo dello 0,9%. Cali anche a come Torino (-0,6%), Palermo (-1,2%) e Napoli giù dell'1,9%.

Con riferimento ai prezzi di vendita, Venezia (4.509 euro/m²), esclusa Mestre per ragioni di rilevanza statistica, si conferma la città con i metri quadri più cari, davanti a Firenze (3.997 euro/m²) e Bolzano (3.677 euro/m²). Nella parte bassa della graduatoria i capoluoghi più economici restano Ragusa (847 euro/m²), Caltanissetta (781 euro/m²) e Biella (719 euro/m²).

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