LA LETTERA APERTA

"Avviso all'utenza" l'ironia della figlia di un paziente di pneumologia a Biella

"L'ambulatorio di pneumologia all'ospedale di Biella è chiuso, si rivolga a un'altra struttura" mi ha detto la signora, mentre mio padre - dopo due mesi di attesa - faceva l'emogas nel reparto... di pneumologia"

"Avviso all'utenza" l'ironia della figlia di un paziente di pneumologia a Biella
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In due mesi di attesa nessuna risposta dall'Asl per il padre affetto da insufficienza respiratoria. ""L'ambulatorio di pneumologia all' ospedale di Biella è chiuso, si rivolga ad un' altra struttura" mi hanno detto stamattina" scrive la signora Rosanna in una lettera al giornale dal titolo "Avviso all'utenza".

La lettera della signora Rosanna di Graglia

Buongiorno, sono Rosanna Vitale, residente a Graglia. Scrivo in merito all' esperienza che ho avuto nel tentativo di far eseguire a mio padre una visita di controllo presso l'ambulatorio di pneumologia dell' ospedale di Biella.

Essendo egli affetto da insufficienza respiratoria e in ossigenoterapia, una volta l'anno, necessita di esame emogas arterioso e contestuale visita specialistica per valutare le sue condizioni e,di conseguenza, modulare le cure.

A tal fine,due mesi fa,ho iniziato l'iter burocratico e,in possesso dell' impegnativa del medico curante, ho telefonato al Centro Unico Prenotazioni Regionale ma, fin da subito, sono stata informata del fatto che, al momento, non era possibile fissare una data poiché non era disponibile l'agenda e sono stata invitata a richiamare in seguito.

Così ho fatto ogni settimana senza tuttavia ottenere alcun risultato. Mi sono,quindi,rivolta all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del nosocomio biellese per far presente il disservizio e dalle addette ho avuto rassicurazioni sul fatto che sarebbe stato inoltrato un sollecito alla Direzione.

Trascorso più di un mese senza aver ricevuto riscontro ho richiesto al medico di famiglia un' ulteriore impegnativa con priorità B,ovvero,in teoria, da eseguire entro 10 giorni.

Attraverso la medesima procedura,ho verificato che permaneva l' impossibilità di far visitare mio padre 88enne,disabile e titolare di Legge 104,Art.3 Comma 3,ma gli era consentito solamente di accedere all' esame emogas arterioso a cui si è sottoposto questa mattina.

Trovandomi di persona in ospedale, spinta da curiosità e da un certo grado di esasperazione, mi sono recata al secondo piano per conferire con chi si occupa dell'organizzazione dell' attività ambulatoriale. Alle mie domande circa la ragione per la quale nessuno in due mesi avesse mai preso in carico i solleciti e mi avesse risposto alcunché sono stata edotta del fatto che, cito testualmente l'espressione della signora con cui ho parlato, "l'ambulatorio di pneumologia all' ospedale di Biella è chiuso, si rivolga ad un' altra struttura".

Ora, lungi dall' intenzione di polemizzare o denigrare alcuno, sento il dovere di informare l'utenza di tale evidenza,  in modo che nessun altro paziente abbia a perdere due mesi di tempo nel tentativo di avere un appuntamento. 

Un ultimo dubbio mi assale e mi si consenta il tono ironico...l'infermiera che puntualmente e con professionalità alle ore 8 ha eseguito l'emogas a mio padre, stava giocando in un ambulatorio chiuso?

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