Assolto con formula piena il sindaco Corradino: nessun abuso sulla nomina al Cordar
La procura aveva chiesto 8 mesi per la vicenda dell'amica del primo cittadino entrata nel Cda del Cordar
E' arrivata poco dopo le 13 di oggi la sentenza che rischiava di scatenare un terremoto in Comune a Biella dopo la richiesta di condanna a 8 mesi del sindaco Claudio Corradino, accusato di abuso d'ufficio per la nomina di un'amica e militante della Lega nel cda del Cordar. Corradino è stato assolto con formula piena.
Il timore della sospensione per un anno e mezzo
Un'eventuale condanna avrebbe comportato per il Sindaco l'immediata sospensione per un anno e mezzo da parte del Prefetto, in osservanza della Legge Severino. Eventualità tramontata alla luce dell'assoluzione del Sindaco di questa mattina da parte del giudice Elena Saccone.
Claudio Corradino era accusato di abuso d’ufficio in quanto - secondo l’accusa che lo stesso primo cittadino ha sempre respinto con forza - avrebbe favorito un’amica, militante della Lega, nell’ingresso nel consiglio d’amministrazione del Cordar, società municipalizzata che gestisce l’acqua pubblica nel Biellese.
Nella precedente udienza, il pubblico ministero, Sara Cacciaguerra, aveva chiesto la condanna del sindaco a otto mesi di reclusione. Chiesta invece l’assoluzione da parte del pool di difensori del primo cittadino (con in testa l’avvocato milanese Maria Chiara Zacconi).