Arriva Giannini, i sindacati si scaldano

Arriva Giannini, i sindacati si scaldano
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BIELLA - «Il ministro Giannini sarà a Biella per intervenire a un incontro in cui si parlerà delle eccellenze locali in ambito scolastico, come la Rete “Sbir” o la Lis di Cossato? Un po’ come visitare una casa e preoccuparsi delle tende, senza controllare che ci siano le fondamenta». Marco Ramella Trotta, portavoce di Flc Cgil, non usa mezze misure, accennando all’arrivo in città del Ministro all’Istruzione Stefania Giannini, previsto per domani, venerdì 8 maggio.  Un’accoglienza che, a giudicare dal clima post sciopero del 5 maggio, sembra essere calorosa. Anche da parte dei sindacati. Per non dire incandescente. 

Domani, a Biella. A distanza di pochi giorni, la locale Flc Cgil annuncia di voler “allungare” la protesta nazionale, portando le ragioni del personale scolastico in presidio davanti alle medie “G. Marconi” di via Addis Abeba. Appuntamento per le 9.30, quando arriverà il Ministro all’Istruzione. Il presidio unitario è indetto da Flc Cgil e Cisl, rispettivamente primo e  terzo sindacato della provincia. Sulla linea dello sciopero unitario nazionale dei sindacati, mosso  contro la “Buona Scuola”. «Un successo», commenta Ramella Trotta a riguardo. «Anche nel Biellese». Di certo, ed è stato lo stesso premier Matteo Renzi a prenderne atto, una mobilitazione della quale tenere conto. Anche se, parola di Stefania Giannini, è parso uno sciopero «politico» e «senza presupposti». La considerazione del ministro parte da questa convinzione: «Sono sicura che il 1° settembre la scuola italiana potrà avere le innovazioni previste. Il nostro è un governo che tra edilizia scolastica e riforma ha messo 7 miliardi di risorse fresche, ha chiuso le graduatorie a esaurimento, ha deciso di assumere 100mila persone, che è straordinario e unico, e ha previsto un concorso che ripristina il valore della Costituzione per circa 60mila posti, che è il ripristino della normalità. Non mi sembra poco».

Giovanna Boglietti

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 7 maggio 2015

BIELLA - «Il ministro Giannini sarà a Biella per intervenire a un incontro in cui si parlerà delle eccellenze locali in ambito scolastico, come la Rete “Sbir” o la Lis di Cossato? Un po’ come visitare una casa e preoccuparsi delle tende, senza controllare che ci siano le fondamenta». Marco Ramella Trotta, portavoce di Flc Cgil, non usa mezze misure, accennando all’arrivo in città del Ministro all’Istruzione Stefania Giannini, previsto per domani, venerdì 8 maggio.  Un’accoglienza che, a giudicare dal clima post sciopero del 5 maggio, sembra essere calorosa. Anche da parte dei sindacati. Per non dire incandescente. 

Domani, a Biella. A distanza di pochi giorni, la locale Flc Cgil annuncia di voler “allungare” la protesta nazionale, portando le ragioni del personale scolastico in presidio davanti alle medie “G. Marconi” di via Addis Abeba. Appuntamento per le 9.30, quando arriverà il Ministro all’Istruzione. Il presidio unitario è indetto da Flc Cgil e Cisl, rispettivamente primo e  terzo sindacato della provincia. Sulla linea dello sciopero unitario nazionale dei sindacati, mosso  contro la “Buona Scuola”. «Un successo», commenta Ramella Trotta a riguardo. «Anche nel Biellese». Di certo, ed è stato lo stesso premier Matteo Renzi a prenderne atto, una mobilitazione della quale tenere conto. Anche se, parola di Stefania Giannini, è parso uno sciopero «politico» e «senza presupposti». La considerazione del ministro parte da questa convinzione: «Sono sicura che il 1° settembre la scuola italiana potrà avere le innovazioni previste. Il nostro è un governo che tra edilizia scolastica e riforma ha messo 7 miliardi di risorse fresche, ha chiuso le graduatorie a esaurimento, ha deciso di assumere 100mila persone, che è straordinario e unico, e ha previsto un concorso che ripristina il valore della Costituzione per circa 60mila posti, che è il ripristino della normalità. Non mi sembra poco».

Giovanna Boglietti

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