Arrestati due cittadini italiani: avevano truffato un'anziana sottraendole gioielli e 3000 euro

Nel solco di mirate attività di contrasto ai crimini predatori gli operatori della Polizia di Stato di Biella hanno tratto in arresto due cittadini italiani, un uomo e una donna, entrambi residenti nella provincia di Napoli di 41 e 31 anni, per il reato di truffa aggravata in concorso tra loro.

Le perlustrazioni dopo diverse segnalazioni a Tollegno

In particolare, a seguito di alcune segnalazioni in merito a tentativi di truffa perpetrati nella zona di Tollegno (BI), il personale della polizia di stato effettuava diversi passaggi di perlustrazione al fine di verificare la presenza di possibili artefici dei tentativi.

L'avvistamento e il pedinamento

Qualche istante dopo uno degli Agenti ha notato un giovane uscire da un palazzo del centro abitato di Tollegno e dirigersi a gran velocità verso una donna che lo attendeva in strada. I due, dopo un breve tragitto a piedi, si sono fermati sul marciapiede come se attendessero qualcuno. Nel mentre, però, gli Agenti hanno notato che l’uomo effettuava svariate telefonate per poi, unitamente alla donna, salire sull’autobus e dirigersi verso il comune di Biella.

Stavano per salire sul treno

Gli operatori hanno dunque deciso si seguire il mezzo pubblico fino a giungere nei pressi della Stazione Ferroviaria, dove i due sono stati fermati prima che salissero sul treno in partenza.

Avevano 3000 euro in contanti e svariati gioielli

Durante il controllo dei due gli Agenti sono riusciti a recuperare svariati gioielli, accuratamente riposti nelle rispettive e scatole, e la somma di oltre 3000 euro in contanti.

Il furto perpetrato poco prima ai danni di una signora di 82 anni

A quel punto, uno degli equipaggi impiegati nel servizio – tramite accurati accertamenti dei residenti nel palazzo – appuravano che una donna, di anni 82, poco prima aveva consegnato proprio all’uomo una serie di gioielli e una cospicua somma di denaro in contanti.

La truffa

L’anziana donna, infatti, riferiva che qualche istante prima dell’arrivo dell’uomo aveva ricevuto una telefonata da parte di un sedicente maresciallo dell’Arma dei Carabinieri nel corso della quale le veniva richiesto la consegna di una somma di denaro e di monili in oro a titolo di cauzione per evitare l’arresto di un congiunto coinvolto in un grave incidente stradale.

Arrestati per truffa aggravata

Alla luce dei diversi riscontri, sentito il Sostituto Procuratore di Turno, i due venivano tratti in arresto per il reato di truffa aggravata in concorso e l’oggetto della truffa veniva successivamente restituita alla legittima proprietaria.