Armi ed esplosivo: giallo in un bosco

Armi ed esplosivo: giallo in un bosco
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CAMBURZANO - Ha scosso la paciosa tranquillità di mezz’estate nel ridente e silenzioso paese collinare, l’improvviso arrivo di “civette”, volanti e nientemeno che il furgone degli artificieri, che nella giornata di giovedì hanno cinturato a muso duro un’area, per fortuna ben distante dalle case, dove sono stati ritrovati armi e candelotti esplosivi. Di questi tempi una simile notizia mette i brividi. Ma dalla Questura si sono subito affrettati a tranquillizzare la gente: «Il terrorismo non c’entra nel modo più assoluto».

Resta comunque il giallo delle armi trovate in un rudere adibito a deposito dai proprietari che, nell’appezzamento di fronte, coltivano ortaggi e insalata. Le indagini ci sono, non è bastato raccogliere indizi, recuperare un vecchio fucile (comunque ancora funzionante), una pistola semiautomatica, munizioni e materiale esplosivo. Quest’ultimo, composto da candelotti contenenti gelatina esplosiva e polvere pirica, è stato distrutto senza rimuoverlo in quanto appariva parecchio instabile: sarebbe forse bastato uno scossone più violento del normale per produrre una micidiale esplosione che avrebbe messo a rischio l’incolumità dei poliziotti della Squadra mobile che hanno trovato il materiale. Dopotutto ce n’era abbastanza da radere al suolo il piccolo rustico e pure per far male a qualcuno.
Valter Caneparo

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 8 agosto 2016

CAMBURZANO - Ha scosso la paciosa tranquillità di mezz’estate nel ridente e silenzioso paese collinare, l’improvviso arrivo di “civette”, volanti e nientemeno che il furgone degli artificieri, che nella giornata di giovedì hanno cinturato a muso duro un’area, per fortuna ben distante dalle case, dove sono stati ritrovati armi e candelotti esplosivi. Di questi tempi una simile notizia mette i brividi. Ma dalla Questura si sono subito affrettati a tranquillizzare la gente: «Il terrorismo non c’entra nel modo più assoluto».

Resta comunque il giallo delle armi trovate in un rudere adibito a deposito dai proprietari che, nell’appezzamento di fronte, coltivano ortaggi e insalata. Le indagini ci sono, non è bastato raccogliere indizi, recuperare un vecchio fucile (comunque ancora funzionante), una pistola semiautomatica, munizioni e materiale esplosivo. Quest’ultimo, composto da candelotti contenenti gelatina esplosiva e polvere pirica, è stato distrutto senza rimuoverlo in quanto appariva parecchio instabile: sarebbe forse bastato uno scossone più violento del normale per produrre una micidiale esplosione che avrebbe messo a rischio l’incolumità dei poliziotti della Squadra mobile che hanno trovato il materiale. Dopotutto ce n’era abbastanza da radere al suolo il piccolo rustico e pure per far male a qualcuno.
Valter Caneparo

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