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Armi e minacce, per rapinare spiccioli

Cinque giovani rischiano anni di galera per bottini composti da cellulari e Play Station

Armi e minacce, per rapinare spiccioli
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Armi e minacce, per rapinare spiccioli

Sono due i casi di rapina sfociati nei giorni scorsi davanti al giudice dell’udienza preliminare. Uno è stato rinviato ad aprile per una questione procedurale, l’altro è slittato in quanto due imputati hanno chiesto il rito abbreviato (che permette lo sconto di pena di un terzo) mentre il terzo è stato rinviato a giudizio in quanto ha scelto il rito ordinario. Si tratta di casi anomali di rapina, con imputati coinvolti dei giovanissimi a rischio di anni di galera per pochi spiccioli o per sfilare dalle tasche di altri giovani presi di mira telefoni cellulari o qualche euro. I fatti appaiono ormai datati in quanto risalgono entrambi al 2018.

In una casa

Nel primo caso, i due imputati sono accusati d’aver messo a segno una brutale rapina avvenuta il 26 novembre di quell’anno ai danni di due fratelli che abitano a Cossato. Alla sbarra si trovano Ayoub A., 21 anni, nato in Marocco e residente a Biella, accusato d’aver raccolto informazioni e organizzato il colpo a casa dei due fratelli, originari di Gattinara, e di Alessandro C., oggi di 24 anni, anche lui di Biella, indicato quale coautore della rapina. Sono entrambi difesi dagli avvocati Andrea e Cristian Conz.
Avendo intrapreso un percorso giudiziario differente, è stato sganciato un terzo imputato, Robert I.P., 25 anni, rumeno, di Biella (avvocato Marco Romanello).
I due fratelli cossatesi avrebbero conosciuto uno dei tre presunti banditi partecipando a un videogioco online. Una conoscenza superficiale che - stando ad accuse che si sono fatte ora meno solide - sarebbe bastata ad Ayoub A. a raccogliere informazioni e a organizzare il colpo a casa dei due fratelli.

L’altro caso

Nella seconda rapina, sono imputati in tre: Amine A., 23 anni, Radouane D., 22 anni, entrambi di Biella, e Ahmed H., 23 amnni, di Sagliano Micca. Sono difesi dagli avvocati Erika Vallera, Loretta Vaglio Tessitore e Andrea Conz. Sono accusati in concorso di una serie di rapine di cellulari e soldi, di estorsione e di violenza privata per aver costretto uno dei giovani presi di mira a dare loro un passaggio in auto contro la sua volontà. I fatti sono avvenuti a luglio.
V.Ca.

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