Annullato il risarcimento alla mamma di Matilda
La Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Torino che aveva concesso 80 mila euro di risarcimento da parte dello Stato, per ingiusta detenzione, a Elena Romani, l’ex hostess, madre della piccola Matilda, uccisa nell’estate del 2005 nella villetta dell’ex compagno a Roasio. E’ stato così accolto il ricorso del procuratore generale. Gli atti sono stati rinviati a Torino. Secondo la Suprema Corte, la donna non merita di essere risarcita per i mesi passati in carcere, in quanto, nel corso delle indagini, si era avvalsa della facoltà di non rispondere. Una circostanza che aveva fatto scattare il suo arresto. Il delitto è rimasto irrisolto. La mamma, infatti, è stata assolta in modo definitivo. Il suo ex compagno, Antonio Cangialosi, è stato prima prosciolto poi di nuovo indagato ed infine nuovamente prosciolto con un non doversi procedere. La morte di Matilda, strappata alla vita a soli 22 mesi, è rimasta senza un colpevole.
V.Ca.
La Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Torino che aveva concesso 80 mila euro di risarcimento da parte dello Stato, per ingiusta detenzione, a Elena Romani, l’ex hostess, madre della piccola Matilda, uccisa nell’estate del 2005 nella villetta dell’ex compagno a Roasio. E’ stato così accolto il ricorso del procuratore generale. Gli atti sono stati rinviati a Torino. Secondo la Suprema Corte, la donna non merita di essere risarcita per i mesi passati in carcere, in quanto, nel corso delle indagini, si era avvalsa della facoltà di non rispondere. Una circostanza che aveva fatto scattare il suo arresto. Il delitto è rimasto irrisolto. La mamma, infatti, è stata assolta in modo definitivo. Il suo ex compagno, Antonio Cangialosi, è stato prima prosciolto poi di nuovo indagato ed infine nuovamente prosciolto con un non doversi procedere. La morte di Matilda, strappata alla vita a soli 22 mesi, è rimasta senza un colpevole.
V.Ca.