Dal vicino Vercellese

«Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili». Consigliere comunale condannato

Arcigay risarcita ma insoddisfatta: "Tremila euro sono troppo pochi".

«Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili». Consigliere comunale condannato
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«Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili». Consigliere comunale condannato.

La condanna

Si è chiusa con una condanna per il reato di diffamazione a quattro mesi di reclusione con la condizionale, la vicenda del post omofobo pubblicato sul suo profilo Facebook dal consigliere di maggioranza del Comune di Vercelli, Giuseppe Cannata, nel mese di luglio dello scorso anno.

Arcigay risarcita

Il medico è stato altresì condannato a risarcire con una cifra di 3.000 euro l'associazione "Arcigay Rainbow" Vercelli Valsesia che si era costituita parte civile nel processo. Non è stato invece riconosciuto dal giudice il reato di istigazione a delinquere. La frase incriminata postata da Cannata sul profilo Facebook, per commentare i fatti di cronaca di Bibbiano, era stata: «Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili».

"Frase sbagliata"

«Era stato un commento sbagliato del quale il mio assistito si era già scusato», ha dichiarato ai giornalisti l'avvocato Giuseppe Fiore, legale dell'ex presidente di Fratelli d'Italia.

Arcigay insoddisfatta

La conclusione della vicenda processuale lascia comunque l'amaro in bocca agli attivisti vercellesi del movimento. Così come resta l'amarezza per una posizione troppo morbida da parte dell'amministrazione cittadina nei confronti di Cannata invitato, più volte, a rassegnare le proprie dimissioni dal Consiglio comunale.

Silenzio delle forze politiche

"Cannata è stato condannato, su accordo con la Procura, a una pena di quattro mesi di reclusione con la sospensione condizionale ed ha versato come risarcimento alla nostra associazione una somma di 3.000 euro - si legge in una nota firmata dall'intero consiglio direttivo (Giorgia Alessio, Roberta Anino, Giulia Bodo, Goodness Egwu, Luna Iemmola, Ivana La Mantia, Paola Tecchio e Salvatore Veneto) -. Troppo, troppo pochi, a nostro avviso. Ed è per questo che sabato scorso abbiamo aderito alla manifestazione “Spazza l’Odio”, organizzata (all’interno della rete nazionale “Da’ voce al rispetto”) dal PD biellese in sostegno dell’approvazione della legge contro l’omotransfobia che si sta discutendo in questi giorni in Parlamento. Il tutto nel totale silenzio anche delle forze politiche di minoranza della nostra città, con in testa il PD che chissà quando deciderà di esporsi per i diritti di chi è discriminato senza la paura di perdere consenso".

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