LUTTO

Alpini in lutto, è morto il presidente emerito Giuseppe Parazzini

Nel 2019 era stato in visita a Biella, ospite a Città Studi con Perona e Favero. I suoi: "Era uno dei duri e puri".

Alpini in lutto, è morto il presidente emerito Giuseppe Parazzini
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La sezione Ana di Biella comunica con dolore al territorio la morte del presidente emerito Giuseppe Parazzini, dopo una "breve e spietata malattia".

Lutto tra le penne nere

Il notaio Giuseppe Parazzini, Magenta classe 1944, vedovo di Giuseppina mancata nel 2020 con due figli, Luca e Francesco, ha detenuto la carica di presidente Ana dal 1998 al 2004.

Nel 1971 si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Pavia e nel 1977 è stato nominato notaio, professione che ha svolto a Milano.

La vita di Parazzini nelle penne nere iniziò nel 1969 alla Scuola Militare Alpina di Aosta, 57º corso Auc. Venne poi inquadrato nel 5º reggimento alpini, battaglione Edolo. Durante la sua presidenza all'Ana, affrontò il periodo in cui è stata promulgata la legge di riforma del servizio militare e la conseguente sospensione della leva. E Parazzini, insieme all’intera famiglia alpina, si spese in difesa dei valori della leva, arrivando fino al Palazzo del Quirinale e consegnando una memoria scritta al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e all’allora ministro della Difesa Sergio Mattarella.

E’ insignito dell’onorificenza di Cavaliere e di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Così lo ricorda il presidente Ana in carica, Sebastiano Favero:

"Ci sono notizie alle quali il cuore e la mente si ribellano. La morte di Beppe Parazzini, nostro indimenticato Presidente, è una di queste. Il ricordo va ora agli anni trascorsi insieme, in continuo spirito di collaborazione mai interrotto nel tempo. La sua acuta intelligenza, insieme alla sua forte passione alpina, ne hanno fatto una guida sicura per l’Associazione e per quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo.

I suoi consigli e la sua onestà intellettuale di alpino autentico mi sono stati prezioso viatico anche nel mio attuale servizio come Presidente della famiglia alpina. Di lui ricorderemo l’acutezza della mente, la competenza professionale, la grande ricchezza umana insieme alla sofferta passione con cui ha sempre cercato il bene dell’Ana e con cui si è battuto contro la sospensione della leva, mentre negli occhi passa indelebile la sua figura avvolta dal Tricolore, sicura e incrollabile mentre veniva fatta bersaglio da chi dimostrava anarchico disprezzo per la Patria e i suoi simboli. E’ morto un grande uomo e un grande alpino.

Alla famiglia, già duramente provata in questi ultimi tempi, l’abbraccio corale di tutti gli alpini in Italia e nel mondo".

Parazzini a Biella

Significativa è stata la visita di Giuseppe Parazzini a Biella nel 2019, con i successori Corrado Perona e Sebastiano Favero, e il suo discorso davanti a 400 studenti biellesi, nell’anno della festa per il centenario Ana.

"La mia presidenza è stata caratterizzata da due elementi portanti - disse in quell'occasione - io ho retto come “non-reduce” di guerra, che prima invece tutti avevano vissuto sulla loro pelle; e nel 2004, un sacro dovere previsto dalla Costituzione, quello di difendere la patria, è stato accantonato con la sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva - ha raccontato Giuseppe Parazzini - Abbiamo avanzato, essendoci trovati sbilanciati, le nostre titubanze e fatto una manifestazione ritenuta unica in Italia: a Roma di solito le manifestazioni rivendicano diritti, noi ci siamo andati a rivendicare un dovere dei giovani, ambo i sessi, affinché dedichino un periodo a favore della comunità e della nazione, compito da considerarsi sacro e da adeguare ai tempi moderni, ma da mantenersi nella società".

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