Nuovo allarme per una campagna di phishing che sta circolando via email e che utilizza in modo fraudolento il nome e i simboli dell’Arma dei Carabinieri per intimorire i cittadini. I messaggi, redatti con un linguaggio formale e ricchi di riferimenti a presunte indagini internazionali, parlano di convocazioni giudiziarie e di reati gravissimi, invitando il destinatario a fornire dati personali o a mettersi urgentemente in contatto con i mittenti. Si tratta, senza mezzi termini, di una truffa.

Allarme truffe via email
L’Arma dei Carabinieri chiarisce che non invia mai comunicazioni di questo tipo via email, né richiede di essere ricontattata attraverso canali informali. Qualsiasi messaggio che contenga accuse, minacce di arresto, richieste di documenti o riferimenti a procedimenti penali trasmessi per posta elettronica deve essere immediatamente cestinato.
Paura e urgenza usate come leve
I truffatori fanno leva sulla paura e sull’urgenza, citando presunte operazioni di Europol, protocolli inesistenti e firme apocrife di alti ufficiali, con l’unico obiettivo di spingere la vittima a reagire impulsivamente. È una tecnica ben nota: più il contenuto è scioccante, meno tempo si lascia alla persona per ragionare. La raccomandazione è semplice e netta: prima di qualsiasi azione e per ogni dubbio, rivolgersi sempre al 112 o alle forze dell’ordine attraverso i canali ufficiali. Non rispondere alle email, non cliccare su link, non aprire allegati e soprattutto non fornire dati personali o sensibili.