Aggrediscono i poliziotti: tre arresti

Aggrediscono i poliziotti: tre arresti
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Poliziotti aggrediti senza un perché. A testate, gomitate, calci e pugni. Solo perché stavano facendo bene il loro lavoro. Stavolta la risposta a due aggressioni agli uomini in divisa della Squadra volanti, è stata decisa, giusta, e ha trovato il pieno appoggio della Procura. Chi ha aggredito i poliziotti non l'ha fatta franca, è stato arrestato. Sono finiti in manette in tre. Padre e figlio, di 48 e 20 anni, di Biella, origini nordafricane, sono stati portati in Questura dopo un pestaggio avvenuto in via Cottolengo a un giovane per futili motivi. Negli uffici di via Sant'Eusebio, i due - che in caso contrario sarebbero stati solamente denunciati e quindi lasciati subito andare - hanno aggredito due poliziotti, uno preso a testate l'altro a calci e pugni. Poi il padre si è buttato a terra urlando di essere stato a sua volta aggredito dagli agenti. Non era vero. Per fortuna, stavolta, le telecamere interne della Questura hanno ripreso tutta la scena. Il terzo arresto è avvenuto alla stazione San Paolo. E' stato bloccato un ragazzo di 19 anni, stesse origini nordafricane e residente in città. Senza un motivo reale, è sceso dal treno e si è messo a insultare due poliziotti che si trovavano in stazione per effettuare dei controlli. Quando gli sono stati chiesti i documenti, il ragazzo ha reagito, è prima scappato poi è montato su tutte le furie e ha iniziato a colpire gli agenti che sono stati costretti a chiedere rinforzi. Ai primi due arrestati, dopo un paio di giorni trascorsi in cella di sicurezza, il giudice ha concesso gli arresti domiciliari. Non prima d'aver convalidato l'arresto. L'unico però che ha chiesto scusa in aula e si è detto pronto a lavorare sodo per risarcire gli eventuali danni, è stato il più giovane dei tre. Notevoli le ferite che hanno riportato i quattro poliziotti aggrediti che sono stati medicati al Pronto soccorso e subito dimessi con prognosi comprese tra i sette giorni e le due settimane.

Poliziotti aggrediti senza un perché. A testate, gomitate, calci e pugni. Solo perché stavano facendo bene il loro lavoro. Stavolta la risposta a due aggressioni agli uomini in divisa della Squadra volanti, è stata decisa, giusta, e ha trovato il pieno appoggio della Procura. Chi ha aggredito i poliziotti non l'ha fatta franca, è stato arrestato. Sono finiti in manette in tre. Padre e figlio, di 48 e 20 anni, di Biella, origini nordafricane, sono stati portati in Questura dopo un pestaggio avvenuto in via Cottolengo a un giovane per futili motivi. Negli uffici di via Sant'Eusebio, i due - che in caso contrario sarebbero stati solamente denunciati e quindi lasciati subito andare - hanno aggredito due poliziotti, uno preso a testate l'altro a calci e pugni. Poi il padre si è buttato a terra urlando di essere stato a sua volta aggredito dagli agenti. Non era vero. Per fortuna, stavolta, le telecamere interne della Questura hanno ripreso tutta la scena. Il terzo arresto è avvenuto alla stazione San Paolo. E' stato bloccato un ragazzo di 19 anni, stesse origini nordafricane e residente in città. Senza un motivo reale, è sceso dal treno e si è messo a insultare due poliziotti che si trovavano in stazione per effettuare dei controlli. Quando gli sono stati chiesti i documenti, il ragazzo ha reagito, è prima scappato poi è montato su tutte le furie e ha iniziato a colpire gli agenti che sono stati costretti a chiedere rinforzi. Ai primi due arrestati, dopo un paio di giorni trascorsi in cella di sicurezza, il giudice ha concesso gli arresti domiciliari. Non prima d'aver convalidato l'arresto. L'unico però che ha chiesto scusa in aula e si è detto pronto a lavorare sodo per risarcire gli eventuali danni, è stato il più giovane dei tre. Notevoli le ferite che hanno riportato i quattro poliziotti aggrediti che sono stati medicati al Pronto soccorso e subito dimessi con prognosi comprese tra i sette giorni e le due settimane.

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