Allarme in carcere a Biella

Agente penitenziario aggredito a schiaffi da un recluso ha un timpano lesionato

Interviene il sindacato Sinappe con il segretario generale Raffaele Tuttolomondo.

Agente penitenziario aggredito a schiaffi da un recluso ha un timpano lesionato
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Ennesima aggressione nel carcere di viale dei Tigli a Biella. Nei giorni scorsi un poliziotto penitenziario è stato preso a schiaffi e ha avuto il timpano lesionato da un detenuto che pretendeva di fare la doccia due ore dopo l'orario previsto. L'agente ha fatto notare l'incongruenza al recluso che, per tutta risposta, lo ha aggredito all'improvviso colpendolo con degli schiaffi. Il poliziotto penitenziario è stato portato in ospedale a Ponderano dove è stata riscontrata la lesione del timpano. La prognosi per il momento è di quindici giorni.

Il comunicato del Sinappe

il sindacato Sinappe, ha voluto rimarcare l'episodio con un comunicato stampa a firma del segretario nazionale Raffaele Tuttolomondo. "Negli ultimi anni - riporta il comunicato - diversi poliziotti penitenziari sono stati sottoposti a visite mediche per gravi fenomeni di stress lavorativo. Le diagnosi di crisi ansiosa sono in continuo aumento, si può davvero affermare che le condizioni lavorative nei penitenziari stanno cambiando. Lo stress psico-fisico e la tensione durante il servizio sono fenomeni all’ordine del giorno, così come le aggressioni nei confronti dei poliziotti penitenziari da parte dei ristretti. Si parla tanto di poliziotti penitenziari indagati per presunte torture, mentre si parla poco delle continue violenze che gli stessi subiscono da parte di detenuti facinorosi che aggrediscono arbitrariamente. Ricordiamo la recente vicenda accaduta lo scorso sabato presso la Casa Circondariale di Biella, dove un ristretto ha preso a schiaffi un poliziotto lesionandogli il timpano, in quanto pretendeva di farsi la doccia ben due ore dopo l’orario previsto; il collega a seguito degli accertamenti presso il nosocomio cittadino ha riportato una prognosi di 15 giorni. Altresì rammentiamo come in ottemperanza alle recenti circolari emanate, i detenuti che aggrediscono il personale di polizia Penitenziaria, dopo aver scontato i giorni disciplinari, andrebbero trasferiti immediatamente fuori regione".

Provvedimenti tempestivi

Prosegue il comunicato: "Attualmente questo non sta accadendo, pertanto il personale di Polizia Penitenziaria è l’unico a pagarne le spese. siamo in prima linea a prende calci e pugni senza motivo. Si chiede ai vertici dell’Amministrazione di intervenire urgentemente; sono necessari provvedimenti tempestivi, affinché i poliziotti possano espletare la propria attività di servizio in ambienti lavorativi idonei, tali da sostenere i diritti dei lavoratori".

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