Il caso

Affittava a prostitute il suo B&B: assolta la proprietaria imputata

I prezzi, considerati “troppo elevati” per il mercato immobiliare biellese, facevano pensare che sfruttasse le prostitute.

Affittava a prostitute il suo B&B: assolta la proprietaria imputata
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Affittava il suo appartamento in centro a Biella come B&B e casa vacanze, ma dopo averlo per alcune volte messo a disposizione di alcune prostitute e transessuali di origini sudamericane era stata indagata e rinviata a giudizio per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. A finire nei guai è stata una cinquantenne biellese, assolta nei giorni scorsi in tribunale a Biella (nella foto) con formula piena perché il fatto non sussiste.

Affittava a prostitute il suo B&B

I primi sospetti degli inquirenti nei confronti delle presunte attività illegali che si sarebbero svolte nell’appartamento della donna sono sorti nel corso di altre indagini che riguardavano un altro appartamento del condominio, sempre per attività legate alla prostituzione. Notando un nutrito via vai di clienti nel bed and breakfast, erano stati interpellati tre di loro, che avrebbero confermato di essere stati proprio nell’appartamento della donna.

Prezzi "troppo elevati per il mercato biellese"

A ciò si aggiungeva il fatto che l’alloggio venisse affittato a prezzi considerati “troppo elevati”, 350 euro alla settimana: questa cifra secondo il Pubblico ministero, che aveva chiesto come pena due anni e sei mesi di reclusione, sarebbe stata considerata eccessivamente alta per i prezzi correnti del mercato immobiliare biellese. Pertanto sarebbe stato ipotizzabile che la proprietaria sfruttasse la situazione di cui sarebbe nel frattempo venuta a conoscenza.

Assolta la proprietaria imputata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione

Questa tesi non è stata però accolta dai giudici del Collegio, che hanno assolto con formula piena la donna proprietaria dell’appartamento, accogliendo invece le tesi del suo avvocato difensore, Cristian Conz, che ha messo in risalto come gli affitti per tempi brevi e motivi turistici (50 euro al giorno colazione inclusa), anche sulle principali piattaforme di prenotazioni, non potessero essere paragonati ai contratti di locazione a lunga durata, per di più di alloggi non ammobiliati.

Attività avviata in maniera del tutto regolare

L’attività della cinquantenne era stata inoltre avviata in maniera del tutto regolare: per ogni ospite veniva fatta presentata la regolare denuncia alla Questura, come previsto dalle norme per l’alloggiamento breve. Proprio da queste denunce gli inquirenti sarebbe poi risaliti, facendo un controllo incrociato fra vari siti d’incontri, che si trattasse di prostitute. Ma non tutti fra chi affittava l’alloggio lo faceva per offrire prestazioni sessuali: la difesa ha infatti prodotto le prove che molti dei clienti del B&B erano persone che semplicemente avevano bisogno di un alloggio per brevi periodi, turisti o professionisti in transito nel capoluogo biellese.

Nessuna correlazione fra la proprietaria e le attività delle prostitute a cui affittava il suo B&B

I contatti fra la proprietaria dell’appartamento e i suoi inquilini, inoltre, avvenivano quasi esclusivamente tramite il telefono o le piattaforme di prenotazione: l’alloggio non necessitava infatti di chiavi fisiche, in quanto per accedervi era necessario inserire nella serratura elettronica una combinazione numerica, I pagamenti, inoltre, avvenivano sempre in anticipo, quindi a prescindere dalle eventuali prestazioni sessuali che le prostitute avrebbero o meno svolto nel suo appartamento.

G.L.J.

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