Il delitto di viale Macallé

Addio nella chiesa di San Paolo ad Andrea Maiolo che ora riposa accanto alla mamma

Tutti si sono stretti accanto al dolore del papà e della sorella. Il parroco: "Due persone dal cuore d'oro".

Addio nella chiesa di San Paolo ad Andrea Maiolo che ora riposa accanto alla mamma
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E’ l’ora dell’addio, delle lacrime, del dolore così forte che non si può descrivere. E’ l’ora degli amici che non riescono a trattenere le lacrime. Di chi conosceva bene Andrea Maiolo, 29 anni (ne avrebbe compiuti 30 il 5 dicembre), un bravo ragazzo di una brava famiglia, cresciuto con educazione e nel rispetto del prossimo, che, negli ultimi mesi, aveva forse perso un po’ la testa, al punto da avere necessità di supporto psicologico per tirare avanti. Che certo non meritava di morire in un modo così atroce, nel locale di famiglia, il bar pasticceria “Le Tre A” (dalle iniziali del nome di padre e due figli) di viale Macallé, quel maledetto primo pomeriggio di domenica 28 agosto scorso, per mano del fidanzato della sorella, attualmente in carcere in viale dei Tigli per l’accusa di omicidio.

Distrutti dal dolore

Non c’erano moltissime persone ieri mattina al funerale. Ma tutte si sono strette di cuore accanto al dolore di papà Antonio e della figlia Alessia, che da anni gestiscono con passione il locale che si affaccia davanti all’ingresso dello stadio Pozzo-La Marmora, dov’è avvenuto il delitto, con le immagini di quel momenti che sono state immortalate dalle tante telecamere dell’impianto a circuito chiuso presenti sia fuori, verso il dehor, sia all’interno del bar pasticceria. Un locale fortemente voluto da papà Antonio, gran lavoratore, benvoluto e stimato da tutti, che da via Piave si era trasferito in viale Macallé, che già un anno fa è rimasto colpito in modo terribile dalla perdita della moglie, persona stupenda, stroncata da un male incurabile.

Persone dal grande cuore

Ieri mattina la bara bianca, costellata di roselle rosa, ha varcato la soglia della chiesa di San Paolo alle 10 e 30, accolta dalla benedizione del parroco, don Filippo, che ha chiesto a tutti di pregare ogni giorno per chi è rimasto, padre e figlia, «persone dal grande cuore», ha aggiunto in un’omelia appassionata, a tratti commovente. Pare incredibile che una famiglia così per bene, capace di accogliere e di far sentire a proprio agio così tante persone ogni giorno nel locale, possa essere rimasta coinvolta in una simile tragedia.

Riposa accanto alla mamma

Conclusa la cerimonia funebre, la salma è stata portata e tumulata al cimitero di Sandigliano. Andrea riposerà accanto alla mamma che tanto amava.

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