LUTTO IN CITTà

Addio a Silva Ferla dello storico negozio di intimo in via Marconi

Aveva chiuso l'attività nel 2015, a 84 anni. In tanti la ricordano con affetto. "Eco di Biella" le aveva dedicato un articolo, che qui riproponiamo.

Addio a Silva Ferla dello storico negozio di intimo in via Marconi
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Aveva chiuso l'attività nel 2015, a 84 anni. In tanti la ricordano con affetto. "Eco di Biella" le aveva dedicato un articolo, che qui riproponiamo.

Lutto

Silva Ferla, vedova Azario, è mancata all'età di 91 anni. La piangono la figlia Renata con Daniele, Mattia e Greta; la sorella Emy; la cognata Annamaria; la consuocera Clelia; amici e parenti tutti come i tanti clienti che frequentavano il loro negozio e non l'hanno mai dimenticata.

Il funerale si svolgerà oggi, sabato 25 marzo, nella Cattedrale di Biella alle ore 14.30. Silva Ferla sarà cremata e le sue ceneri riposeranno nel cimitero di Chiavazza.

L'articolo di "Eco di Biella" del 31 dicembre 2015

Chiude lo storico negozio di intimo Ferla in via Marconi

Le luci dell’insegna, montata per le feste, sono puntini fissi che disegnano una stella. Il numero civico è il 18 di via Marconi, nel pieno centro di Biella. E se per un attimo scomparisse la luminaria natalizia di oggi, l’indirizzo resterebbe lo stesso. Ma la via, quella no. Via Marconi tornerebbe a essere a doppio senso. Ci si riaffaccerebbero un negozio di alimentari e il mitico cinema. Oppure, e questa è storia recente, attraversato l’incrocio del Tribunale, tornerebbe in attività il vecchio “Degli Infermi”, l’ospedale a cui tempo fa ancora non si accedeva, come poi si è fatto per decenni, dall’ingresso di via Caraccio.
Su un lato della via e dall’altro, i negozianti appostati sugli usci avrebbero invitato i passanti a fare due chiacchiere - «Entri pure!» - e magari a dare un’occhiata ai nuovi arrivi. Ma attenzione al passaggio regolare dei carri funebri da e verso lo storico obitorio: quello avrebbe imposto l’abbassamento delle serrande. Sempre.

Si perde un pezzo della Biella di allora. Di quella vita non resta molto, in via Marconi. Eppure, la stella di luci che brilla sopra al 18 lo fa sulla porta di un negozio che ne è stato il testimone. Dentro, seduta alla vetrina, fino a ieri ancora sorrideva e invogliava a entrare Silva Ferla. Occhi azzurri, i capelli raccolti in modo elegante, 84 anni che vogliono dire - dice - «nata il 15 luglio del 1931». Il lungo bancone, a cui Silva Ferla si appoggia, è stato sfiorato da stoffe di ogni tipo, almeno dagli anni Cinquanta. Quando l’attività fu avviata dalla madre Emma e dal padre Serafino. Mentre lei, una di cinque fratelli, dopo aver studiato ragioneria, diventava «impiegata». Parola che pronuncia gonfia, importante, com’era sentita la professione a quel tempo. «Poi mi sono sposata, e si usava così, che le donne non dovevano più lavorare, una volta sposate. Una sciocchezza».

Un pezzo della storia della città si intreccia a quella di questa moglie, che nel 1959 ha una figlia, Renata Azario, e decide di tornare all’opera negli anni Settanta, proprio in quello che da teleria e negozio di stoffe va virando verso le confezioni e l’abbigliamento. E si arricchisce di articoli ancora non diffusi dalla grande distribuzione: su tutti, le “liseuse”. E poi, ricorda Silva aiutata dal genero Daniele Gamba, le calze bianche delle infermiere, che in gruppo abitualmente tornavano a farsi le scorte, e le camicie da notte per gli ammalati fino alle maglie decorate. Rimasta vedova giovane - e intanto rispunta un ricordo: «Giuseppe Pella era al mio matrimonio, conosceva bene mio marito. Io ero impiegata, gliel’ho già detto?» -, il negozio è stata una «salvezza». E «un centro sociale, di incontro. E anche di collocamento», aggiungono Renata, Daniele e la nipote di Silva, figlia della sorella che a lungo ha lavorato con lei in negozio, Giovanna. L’aneddoto riguarda un signore assunto alla Sip, l’allora Società italiana per l'esercizio telefonico: «Aveva bisogno di lavoro, ho messo una buona parola. Oggi, è in pensione da 35 anni. E ancora mi porta il riso a Natale, per ringraziarmi».

Tempo dei saluti. Erano i tempi in cui si faceva credito, i clienti erano affezionati. Silva Ferla ha continuato l’attività per piacere, pur potendosi ritirare anni fa. Adesso - ieri la festa di chiusura - si godrà i nipoti Mattia e Greta di 25 e 23 anni. È venuto il momento? La notizia sta qui, che il negozio al 18 di via Marconi, chiude in questi giorni di fine del mese e d’anno. Lo confermano i suoi. «Non lo so ancora», ribatte Silva. E allora, forse, no. Forse fa piacere pensare che quella stella accesa resti accesa per lei. E il prossimo Natale la si riveda, seduta, incorniciata dalla sua vetrina.
Giovanna Boglietti

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