lutto

Addio a Persini, alpino che cucinava la paella

Tifoso del Milan, praticava il golf, sport a cui si era avvicinato da bambino come caddy.

Addio a Persini, alpino che cucinava la paella
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Il mese prossimo avrebbe compiuto 67 anni, ma un male incurabile lo ha strappato molto velocemente ai suoi affetti prima che potesse festeggiare il compleanno. Dolore e commozione, ieri, martedì, per Sergio Persini, mancato sabato scorso nel reparto di oncologia dell’ospedale di Ponderano, e la notizia della sua scomparsa, in breve tempo, ha fatto il giro del Biellese, destando profondo cordoglio e molta commozione.

Addio all’alpino che cucinava la paella

D’altronde l’alpino Persini era molto conosciuto per via dei suoi numerosi interessi, a cominciare dalla cucina. Amava cucinare, Sergio. Una passione che coltivava da sempre e a cui, da quando era andato in pensione - dopo aver lavorato come falegname e, in seguito, aver fatto carriera alle Officine Bono di Netro, fino a guadagnarsi sul campo la qualifica di capo officina -, dedicava ancora più tempo. Cucinava per la sua famiglia e in occasione delle manifestazioni: alle feste degli alpini, per i bambini e i ragazzi del centro estivo di Occhieppo Superiore (anche alla casa campeggio “Casa San Grato”, dove poteva davvero sbizzarrirsi a preparare portate su portate), al Mercatino degli Angeli di Sordevolo... Non c’è un posto dove non abbia lasciato il segno. La sua specialità era il pesce, ma molto richiesta era anche la “sua” paella.

Chi era

Nato in Veneto, era approdato nel Biellese, a Zubiena Riviera, all’età di 6 anni, quando i suoi genitori vi si erano trasferiti per motivi di lavoro. Fin da bambino aveva iniziato a frequentare il campo da golf “Le Betulle” di Magnano, inizialmente nel ruolo di caddy, il portabastoni, colui cioè che porta sul green la sacca con i ferri dei giocatori; successivamente si era dedicato egli stesso a questo sport, con maggior assiduità dopo la pensione.
Persona solare, affabile, che si faceva benvolere da tutti, Sergio Persini era anche un grande appassionato di pesca e amava il calcio: era molto tifoso del Milan e aveva gioito quando, il 22 maggio scorso, la sua squadra del cuore ha vinto lo scudetto, laureandosi Campione d’Italia.

Il ricordo

Così lo ricorda sul suo “Dardo” l’amico ed ex sindaco di Occhieppo Superiore nonché attuale presidente dell’Asd Valle Elvo Guido Dellarovere: «Sergio era la classica persona che tutte le comunità e le associazioni vorrebbero avere all’interno. Penso siano poche le realtà della nostra Valle Elvo che non abbiano avuto la fortuna di assaporare la sua “paella”, ma soprattutto non abbiano avuto l’aiuto che prodigava verso tutti. La sua disponibilità da sempre da buon alpino è stato un bene prezioso di cui tutti noi abbiano usufruito.
«Ciao caro Sergio, ci mancherai. Mi mancheranno le discussioni sportive tra di noi su Juve e Milan, mi mancheranno le critiche e i consigli che spesso mi hai dato quando ero amministratore».

 

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