il caso

«Abusò di me da piccina, che sconti la pena»

Attesa dell’estradizione dall’Argentina di un nonno condannato per abusi sessuali sulla nipote

«Abusò di me da piccina, che sconti la pena»
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«Abusò di me da piccina, che sconti la pena»

«Ha abusato di me quand’ero piccola, perché non sconta la pena a cui è stato condannato?». A porsi il quesito e a domandarlo al suo legale, l’avvocato biellese Nicoletta Solivo, da sempre in prima fila nella lotta per i diritti delle donne, è una giovane che oggi ha poco più di diciott’anni e che qualche anno fa, quando di anni ne aveva ancora 13, aveva avuto il coraggio di denunciare il nonno che aveva abusato di lei quand’era ancora più piccina. Ora chiede giustizia. Il nonno è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione che non ha mai scontato in quanto, prima della sentenza, si era rifugiato in Argentina, a casa di parenti.

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