A settembre un altro avvio senza prof
Gli organici ci sono. Ma per le assegnazioni, si arriverà a procedere ad anno scolastico già iniziato. Si preannuncia un settembre “di fuoco”, quello che attende le scuole biellesi. Un altro avvio che, mettono in guardia i sindacati, sarà peggiore di quello dell’anno scolastico passato, quando – per la manovra di assunzioni di massa della “Buona Scuola” - a entrare in classe sono stati, la prima settimana di lezione, i ragazzi, ma non tutti gli insegnanti.Chiamata diretta, è l’ora. Proprio la “Buona Scuola” vuole, infatti, che si proceda con la discussa “chiamata diretta ” da parte dei presidi, provvedimento della legge 107/2015 che ha tenuto al tavolo di contrattazione Ministero e rappresentanze dei lavoratori. Per poi non trovare conclusione con un accordo. «Dopo aver raggiunto una prima intesa politica sulle modalità di assegnazione dei docenti dagli ambiti provinciali alle scuole, il Ministero, con un vergognoso voltafaccia, si è rimangiato gli impegni presi e ha deciso di procedere per la sua strada con atti unilaterali - spiega Marco Ramella Trotta di Flc Cgil – Il vero obiettivo del Ministero, lo abbiamo denunciato fin da subito, è quello di lasciare la massima discrezionalità ai dirigenti scolastici nelle chiamate. Quello che emerge finora è un vero pasticcio».Un “pasticcio” che si fonda, per i sindacati, su discrezionalità e evidenti ritardi, nonché su poca chiarezza procedurale. «La chiamata riguarda i docenti neo immessi in ruolo e chi è passato di ruolo l’anno scorso e, con i trasferimenti, troverà collocazione nei cosiddetti nuovi “ambiti”, che nel Biellese sono due. L’unico riferimento a proposito si trova nella legge 107 del 2015, la “Buona Scuola” appunto, dove si parla di “contratto triennale eventualmente rinnovabile”. Ma, anche alla luce del fatto che la pubblicazione dei trasferimenti continua a slittare, usciranno prima i nomi dei docenti e solo dopo i criteri con i quali saranno scelti. Questo creerà vertenze e ricorsi, e un pericoloso precedente nella pubblica amministrazione. La nostra volontà, invece, non era quella di limitare i presidi nella scelta, ma di vincolare questa scelta a dei parametri».Un centinaio di prof. Insomma, i docenti - un centinaio - potranno scegliere uno dei due ambiti del Biellese, che riguardano zone e sedi delle scuole ma non competenze, poi starà ai presidi selezionarli. Per primi, dai trasferimenti dei docenti di seconda fase, arriveranno i nomi dei maestri di infanzia e primaria (martedì 26 luglio); poi, anche gli Ata (1° agosto) e i professori delle medie (2 agosto). Per ultimi, quelli delle superiori (13 agosto). Ma sono date che, avvertono da Flc Cgil, potrebbero subire ancora degli slittamenti, come già avvenuto. Ramella Trotta: «Se un docente passa di ruolo al 31 agosto, si preannunciano tempi lunghi per l’assegna - zione: almeno settembre-ottobre. Sarà un avvio, per le scuole, di gran lunga peggiore di quello dell’anno scorso».
Giovanna Boglietti
Gli organici ci sono. Ma per le assegnazioni, si arriverà a procedere ad anno scolastico già iniziato. Si preannuncia un settembre “di fuoco”, quello che attende le scuole biellesi. Un altro avvio che, mettono in guardia i sindacati, sarà peggiore di quello dell’anno scolastico passato, quando – per la manovra di assunzioni di massa della “Buona Scuola” - a entrare in classe sono stati, la prima settimana di lezione, i ragazzi, ma non tutti gli insegnanti.Chiamata diretta, è l’ora. Proprio la “Buona Scuola” vuole, infatti, che si proceda con la discussa “chiamata diretta ” da parte dei presidi, provvedimento della legge 107/2015 che ha tenuto al tavolo di contrattazione Ministero e rappresentanze dei lavoratori. Per poi non trovare conclusione con un accordo. «Dopo aver raggiunto una prima intesa politica sulle modalità di assegnazione dei docenti dagli ambiti provinciali alle scuole, il Ministero, con un vergognoso voltafaccia, si è rimangiato gli impegni presi e ha deciso di procedere per la sua strada con atti unilaterali - spiega Marco Ramella Trotta di Flc Cgil – Il vero obiettivo del Ministero, lo abbiamo denunciato fin da subito, è quello di lasciare la massima discrezionalità ai dirigenti scolastici nelle chiamate. Quello che emerge finora è un vero pasticcio».Un “pasticcio” che si fonda, per i sindacati, su discrezionalità e evidenti ritardi, nonché su poca chiarezza procedurale. «La chiamata riguarda i docenti neo immessi in ruolo e chi è passato di ruolo l’anno scorso e, con i trasferimenti, troverà collocazione nei cosiddetti nuovi “ambiti”, che nel Biellese sono due. L’unico riferimento a proposito si trova nella legge 107 del 2015, la “Buona Scuola” appunto, dove si parla di “contratto triennale eventualmente rinnovabile”. Ma, anche alla luce del fatto che la pubblicazione dei trasferimenti continua a slittare, usciranno prima i nomi dei docenti e solo dopo i criteri con i quali saranno scelti. Questo creerà vertenze e ricorsi, e un pericoloso precedente nella pubblica amministrazione. La nostra volontà, invece, non era quella di limitare i presidi nella scelta, ma di vincolare questa scelta a dei parametri».Un centinaio di prof. Insomma, i docenti - un centinaio - potranno scegliere uno dei due ambiti del Biellese, che riguardano zone e sedi delle scuole ma non competenze, poi starà ai presidi selezionarli. Per primi, dai trasferimenti dei docenti di seconda fase, arriveranno i nomi dei maestri di infanzia e primaria (martedì 26 luglio); poi, anche gli Ata (1° agosto) e i professori delle medie (2 agosto). Per ultimi, quelli delle superiori (13 agosto). Ma sono date che, avvertono da Flc Cgil, potrebbero subire ancora degli slittamenti, come già avvenuto. Ramella Trotta: «Se un docente passa di ruolo al 31 agosto, si preannunciano tempi lunghi per l’assegna - zione: almeno settembre-ottobre. Sarà un avvio, per le scuole, di gran lunga peggiore di quello dell’anno scorso».
Giovanna Boglietti