A Pray e Coggiola tutto pronto per accogliere i nuovi migranti

VALSESSERA - Sembra ormai prossimo a partire il progetto di accoglienza Sprar promosso dai comuni di Pray e Coggiola. L’arrivo dei migranti gestiti direttamente dai due paesi - come previsto, appunto, dalla formula Sprar, diversa dalla Cas che invece vede la presenza di gestori esterni - è in programma per l’inizio del nuovo. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal sindaco di Pray, Gian Matteo Passuello, la domanda sarebbe ormai completata e a breve i due centri dovrebbero essere operativi.
L’appalto del provetto è stato affidato già nel mese di settembre alla cooperativa Anteo. Ora, fatto questo passaggio, per i Comuni non resta che attendere informazioni dal Ministero, il quale avrà il compito di inviare nei due paesi i migranti prescelti, in modo da introdurli nel processo di integrazione.
I due Comuni metteranno ciascuno a disposizione un alloggio comunale. Questa sarà per i migranti - tutti soggetti già di “seconda generazione”, in quanto beneficiari di un primo asilo da parte dello Stato - la prima sistemazione. Locali «abbastanza ampi - aveva fatto presente giorni fa Passuello - che potrebbero essere utili a nuclei famigliari». Accanto ad essi potrebbero poi rendersi disponibili locali offerti da privati: una soluzione che tuttavia sarà valutata in base al numero di arrivi. Nulla, comunque, è dato saper per ora in merito alla localizzazione degli alloggi. Quel che si sa è che si tratta di edifici in centro paese, e non nelle frazioni.
V.B.
VALSESSERA - Sembra ormai prossimo a partire il progetto di accoglienza Sprar promosso dai comuni di Pray e Coggiola. L’arrivo dei migranti gestiti direttamente dai due paesi - come previsto, appunto, dalla formula Sprar, diversa dalla Cas che invece vede la presenza di gestori esterni - è in programma per l’inizio del nuovo. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal sindaco di Pray, Gian Matteo Passuello, la domanda sarebbe ormai completata e a breve i due centri dovrebbero essere operativi.
L’appalto del provetto è stato affidato già nel mese di settembre alla cooperativa Anteo. Ora, fatto questo passaggio, per i Comuni non resta che attendere informazioni dal Ministero, il quale avrà il compito di inviare nei due paesi i migranti prescelti, in modo da introdurli nel processo di integrazione.
I due Comuni metteranno ciascuno a disposizione un alloggio comunale. Questa sarà per i migranti - tutti soggetti già di “seconda generazione”, in quanto beneficiari di un primo asilo da parte dello Stato - la prima sistemazione. Locali «abbastanza ampi - aveva fatto presente giorni fa Passuello - che potrebbero essere utili a nuclei famigliari». Accanto ad essi potrebbero poi rendersi disponibili locali offerti da privati: una soluzione che tuttavia sarà valutata in base al numero di arrivi. Nulla, comunque, è dato saper per ora in merito alla localizzazione degli alloggi. Quel che si sa è che si tratta di edifici in centro paese, e non nelle frazioni.
V.B.