IL CASO

Zumaglia: «Quella baraccopoli vicina al Brich»

La denuncia dei consiglieri di opposizione tiene viva la questione sul degrado. Toniazzo e Della Valle: «Le segnalazioni dei cittadini». 

Zumaglia: «Quella baraccopoli vicina al Brich»
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La denuncia dei consiglieri di opposizione tiene viva la questione sul degrado. Toniazzo e Della Valle: «Le segnalazioni dei cittadini».

La denuncia

«L’affaire “Brich” di Zumaglia rischia non solo di assumere le connotazioni di uno scrigno di pandora, ma ha innescato per il sindaco De Faveri un vero e proprio effetto boomerang. Da una parte il gestore del sito Giulia Borio che non solo non si presterebbe ad assumere i tratti del capro espiatorio, ma rilancia e punta il dito contro il degrado che attanaglierebbe il paese di Zumaglia, annunciando la propria candidatura a sindaco del Paese alle prossime amministrative. Dall’altra, gli “amici del Brich”, tra i quali figurerebbe anche l’ex presidente della Provincia di Biella Sergio Scaramal – già vice sindaco dimissionario di Zumaglia – al quale anche i consiglieri comunali d’opposizione hanno formalmente garantito il loro appoggio incondizionato. Inoltre, in “cabina di regia”, l’Unione Montana presieduta dal sindaco di Andorno Micca Davide Crovella, che recentemente ha rotto il silenzio sul “Brich” di Zumaglia esortando il sindaco De Faveri ad avanzare proposte serie e concrete» . A parlare è il capogruppo di opposizione Yuri Toniazzo che evidenzia una nuova situazione complessa intorno al Brich di Zumaglia.

Il degrado contro il quale il sindaco De Faveri ha puntato il dito, stando ad alcuni cittadini che proprio in questi giorni si sarebbero rivolti ai Consiglieri Comunali Toniazzo e Della Valle, investirebbe anche da anni l’arteria che collega il centro del Paese all’ingresso del Castello, ove sempre più cittadini lamentano la presenza di una vera e propria baraccopoli, così come l’area di accesso al parco del “Brich” che da tempo ricorda più un’area di stoccaggio rifiuti che il parking di un maniero. «Sulle baraccopoli – affermano i consiglieri comunali Toniazzo e Della Valle – non intendiamo rilasciare al momento dichiarazioni, anche perché dopo un sopralluogo di questi giorni ci siamo resi conto che il fenomeno denunciato dai cittadini potrebbe assumere a Zumaglia proporzioni maggiori; vien da se che nella fattispecie del caso queste baracche, veri e propri fabbricati, potrebbero anche essere stati edificati senza i necessari titoli autorizzatori; circostanza questa che va inevitabilmente approfondita con il responsabile del servizio tecnico comunale, che peraltro dovrebbe già essere a conoscenza del fenomeno».

La polemica con l’amministrazione

Tornando sulle condizioni del Brich e sulla possibilità che questo venga gestito direttamente dal Comune Toniazzo e Della Valle sottolineano: «L’energia profusa dal sindaco De Faveri non sarebbe piaciuta ad un considerevole numero di cittadini, per taluni destinato anche a crescere, che nutrirebbe preoccupazione per le manie di grandezza che albergherebbero da tempo al Palazzo Comunale di Zumaglia. L’ipotetico acquisto, cosi come la mera gestione del Castello e dell’annesso parco del ‘Brich’ – hanno fatto notare i Consiglieri Comunali Toniazzo e Della Valle – potrebbero anche ipoteticamente ingessare il bilancio dell’Ente».
E.P.

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