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Vigliano, «Trasformiamo l’ex Botanic in una discoteca»

Fa scalpore la petizione lanciata sui social. Il sindaco Vazzoler: «La struttura è privata e ha un costo altissimo»

Vigliano, «Trasformiamo l’ex Botanic in una discoteca»
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Fa scalpore la petizione lanciata sui social. Il sindaco Vazzoler: «La struttura è privata e ha un costo altissimo».

La petizione

Percorrendo Via della Tollegna a Vigliano è possibile imbattersi in un grosso edificio in vetro e metallo in disuso, ex dimora di uno dei garden store della catena francese “Botanic”, prima che la compagnia chiudesse i suoi rapporti con l’Italia, ed ex punto vendita del gruppo vercellese Fasoli Piante. Uno sguardo di troppo a questo grosso stabile inutilizzato deve aver fatto scattare qualcosa dentro all’autore di un post Facebook e di una petizione che vorrebbe riqualificare la struttura in un locale notturno, chiedendo il supporto di tutti i cittadini di Vigliano. Le motivazioni? Dare a Biella ed ai suoi giovani un luogo di divertimento che non richieda svariati chilometri da percorrere in auto per essere raggiunto e sfruttare l’ottima posizione della struttura, poco lontana dalla superstrada, ed i grandi spazi al suo esterno per creare un’attrazione capace di generare ottimi introiti economici.

Le reali possibilità

La domanda che sorge spontanea, però, è se tutto questo sia effettivamente possibile, e ancor prima, auspicabile. Per rispondere a questo quesito è servita la voce del sindaco di Vigliano Cristina Vazzoler.

«Capisco perfettamente il bisogno dei giovani biellesI di avere nuovi locali dove incontrarsi - commenta il primo cittadino - questa zona non offre più molto divertimento e si è costretti ad andare lontano. È già successo in passato che questa struttura in disuso sia stata vista come possibile opportunità da cogliere ma purtroppo si tratta di una proprietà privata. L’immobile è ancora di Fasoli Piante ed è necessario acquistarlo per poterlo sfruttare. Il prezzo, però, è esorbitante. Poco prima della pandemia, alcuni ragazzi volenterosi volevano affittare l’edificio e utilizzarlo come sala da ballo, organizzando anche un servizio navetta. Quando però sono stati informati del costo ci hanno rinunciato. Solo il proprietario dell’immobile può decidere che cosa farci. È un peccato perché grazie all’enorme metratura potrebbe ospitare tante iniziative: dall’intrattenimento, allo sport, alla ristorazione. Noi purtroppo non possiamo cambiare le cose».
Andrea Biondo

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