Valle Elvo, "Siamo ostaggio degli spacciatori"
Spacciatori e tossicodipendenti bivaccano nel bosco. Si fanno anche portare le pizze. Gli abitanti dei comuni della Serra esasperati: "Dov’è lo Stato?"
C’è rabbia ed esasperazione tra gli abitanti dei comuni della Serra, ormai diventata il centro dello spaccio, nel Biellese. "Questa situazione va avanti da un anno e mezzo ed è sempre peggio. Vivere qui è diventato un incubo: in ogni angolo ci si imbatte in qualche tossicodipendente. Ultimamente questi tizi non si limitano ad acquistare la droga, la consumano direttamente in loco. E quando si mettono al volante di auto e camion o in sella alle moto sono un pericolo pubblico per loro stessi e per chi incrociano lungo la strada". Filippo, lo chiameremo così per tutelare prima di tutto la sua sicurezza oltre che la sua privacy, è un fiume in piena. Inarrestabile soprattutto ora, dopo la visita del Prefetto Elena Scalfaro, la settimana scorsa a Torrazzo.
La pulizia
"Pare che il problema principale emerso da quella riunione sia la pulizia dei boschi. D’accordo. Allora formiamo piccoli gruppi di volontari e ci mettiamo all’opera: sappiamo dove andare perché i punti dello spaccio, nei boschi della Serra, sono quattro e circoscritti, e per noi che conosciamo bene i posti non è difficile trovarli. Ci basterà un giorno per pulire tutto, cosa, peraltro, che abbiamo già fatto in precedenza. Ma siamo sicuri che questo basti a risolvere il problema? Io credo di no, anche perché abbiamo già potuto verificare che non è così". Filippo è tra coloro che in passato hanno partecipato alle operazioni di pulizia: "Abbiamo riempito sacchi e sacchi di spazzatura. Abbiamo trovato di tutto: schifezze di vario tipo, siringhe, persino armi bianche (coltelli e pugnali) che abbiamo consegnato alle forze dell'ordine".
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