A biella

Una nuova caccia al tesoro “social” tra delitti e misteri lungo le vie di Biella

L’Archivio di Stato di Biella festeggia il Natale con una apertura straordinaria

Una nuova caccia al tesoro “social” tra delitti e misteri lungo le vie di Biella
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Il Natale si avvicina e, quest'anno, l'Archivio di Stato di Biella ha deciso di celebrarlo con un’apertura straordinaria decisamente particolare: una nuova caccia al tesoro “social” per le vie della città! Domenica prossima, 18 dicembre, a partire dalle 14:30, si terrà, infatti “CARTE INSANGUINATE... RELOADED!”
«Visto l’eccezionale successo di pubblico ottenuto dall’analoga iniziativa realizzata per lo scorso Halloween, abbiamo deciso di riproporre il format con un nuovo percorso», chiarisce Stefano Leardi, Direttore dell’Archivio di Stato di Biella, «abbiamo nuovamente attinto alla documentazione conservata dal nostro Istituto, soprattutto quella giudiziaria, individuando altri delitti e fatti di cronaca avvenuti a Biella in passato, costruendo un nuovo percorso tra le vie della città. Essendo ormai vicini al Natale abbiamo scelto storie forse meno crude rispetto alle precedenti, puntando di più su eventi curiosi, mantenendo sempre, nel racconto, un tono asciutto, senza eccessi. Anche in questo caso non si tratta di una competizione, ma solo di un modo per valorizzare il patrimonio dell’Istituto e fare conoscere ai partecipanti il passato della città di Biella in modo divertente».

Caccia al tesoro

La partecipazione è gratuita, fino ad esaurimento posti (30 persone o 5 squadre per ognuno dei due turni previsti) ed è consentita a singoli (maggiorenni, o minorenni purché accompagnati) o gruppi (squadre di massimo 5 persone, con un caposquadra maggiorenne). L’unico requisito per la partecipazione è il possesso, da parte del singolo utente o gruppo, di un account sul social network Instagram. È necessaria l’iscrizione, preferibilmente anticipata, specificando il turno prescelto, compilando il modulo al URL: https://urly.it/3r8pv . Eventualmente sarà possibile iscriversi anche il giorno stesso, direttamente sul posto.
I partecipanti, infatti, verranno accolti, all’ingresso dell’Archivio di Stato a partire dalle ore 14:30 per il primo turno e dalle ore 16:30 per il secondo. Terminata l’accoglienza e la registrazione, sul profilo Instagram dell’Archivio di Stato, verrà postato il primo indizio, basato su uno o più documenti conservati in Archivio, dando avvio al gioco. I partecipanti dovranno indovinare il luogo della città di Biella menzionato dai documenti (un luogo, in passato, interessato da un delitto o altro avvenimento cruento o misterioso) e raggiungerlo, rigorosamente a piedi. Una volta arrivati, a riprova del risultato, dovranno scattare un selfie e postarlo su Instagram, taggando l’Archivio di Stato di Biella. In base all’ordine di arrivo, ad ogni squadra/singolo partecipante verrà attribuito un punteggio. Una volta che tutti i partecipanti avranno raggiunto l’obiettivo, saranno postati un contenuto multimediale che racconterà il fatto accaduto in quel luogo e l’indizio successivo, continuando fino alla conclusione dell’iniziativa. Il personale dell’Archivio monitorerà la situazione da remoto, pubblicando man mano i nuovi indizi, interagendo con i partecipanti ed aggiornando la classifica. Tutti i partecipanti riceveranno un piccolo omaggio, indipendentemente dal piazzamento finale.

Nella stessa giornata del 18 dicembre, sarà inoltre possibile visitare, con visita guidata a cura dei funzionari archivisti, la mostra “Buona, perenne e abbondante. Approvvigionamento, uso e riuso dell'acqua nella città di Biella tra '800 e '900”, allestita presso la Sala Studio dell’Archivio. Non è necessaria la prenotazione. Le visite sono previste alle ore 15:00 e alle ore 17:00.

L’Archivio di Stato di Biella

Gli Archivi di Stato sono istituti periferici del Ministero della Cultura istituiti nei capoluoghi di provincia. Hanno il compito di provvedere alla conservazione dei documenti degli uffici periferici dello Stato unitario e degli archivi degli stati preunitari fin dall'Alto Medioevo, degli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni e degli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppressi, i cui beni vennero confiscati dallo Stato. Possono ricevere in deposito archivi di enti pubblici, regioni, province, comuni, altri enti e acquisire a vario titolo archivi privati, di famiglie, di persone, di impresa, di istituzioni.
Alla funzione della conservazione propria degli Archivi di Stato si aggiungono e collegano altre attività: l'ordinamento degli archivi e la compilazione dei relativi mezzi di corredo, inventari, indici, elenchi di consistenza, guide particolari e tematiche che rendono possibile e facilitano la consultazione dei documenti; l'assistenza ai ricercatori in sala di studio e le ricerche per corrispondenza; la tutela degli archivi degli uffici statali; le edizioni di fonti; la promozione, la didattica e la formazione in campo archivistico; le iniziative di ricerca scientifica e di valorizzazione dei documenti anche in collaborazione con altri istituti culturali presenti sul territorio.
Il 29 aprile 1967, dando corpo in parte al progetto di un “archivio del Biellese” pensato da Quintino Sella e da altri tra fine dell’Ottocento e primi decenni del Novecento ma mai realizzato, fu istituita la Sezione di Archivio di Stato di Biella, divenuta istituto autonomo nel 1998.
La prima sede fu in palazzo Dal Pozzo della Cisterna in Biella Piazzo, dove fino ad allora aveva avuto sede, l'Archivio notarile. Da qui si traslocò, nella primavera del 1998, occupando la sede attuale sul lato nord del Chiostro di San. Primo direttore fu Giovanni Praticò cui subentrò nel dicembre 1968 Antonio Castellari. Dal maggio 1969 all'aprile 1998 diresse l'ufficio Maurizio Cassetti. Divenuta Biella provincia, l'Archivio acquistò autonomia il 24 maggio 1997. L'anno successivo la direzione fu affidata a Graziana Bolengo. Dal 2019 l’Istituto è diretto da Stefano Leardi.

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