il ricordo

Un anno dalla morte di Cala Cimenti. Il ricordo: “Un sorriso in una vita di mediocrità”

A perdere la vita sotto l’ampio distacco di neve erano  stati Carlo Alberto Cimenti, detto “Cala”, e il compagno Patrick Negro, di Pragelato.

Un anno dalla morte di Cala Cimenti. Il ricordo: “Un sorriso in una vita di mediocrità”
Pubblicato:
Aggiornato:

 

E' passato un anno da quel drammatico pomeriggio dell' 8 febbraio 2021, quando due scialpinisti sono stati sepolti da due metri di neve a seguito di una valanga sulle montagne del Sestriere.

Muore “Cala” Chimenti

A perdere la vita sotto l’ampio distacco di neve erano  stati Carlo Alberto Cimenti, detto “Cala”, e il compagno Patrick Negro, di Pragelato. Cimenti era un alpinista esperto. L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio quando i due scialpinisti non erano rientrati. Le speranze di ritrovarli in vita sono cessate quando il segnale di uno degli sciatori è stato localizzato in profondità sotto la valanga.

Il ricordo a un anno

Ieri, in occasione del primo anniversario da quella tragedia, molti appassionati di montagna e amici dello scialpinista hanno ricordato quella tragedia postando foto e pensieri sui social.Tra i tanti ricordiamo quello di Veronica Balocco, per lungo tempo giornalista di Eco di Biella.

"Un sorriso in una vita di mediocrità"

"È un anno - ha scritto  su Facebook ieri sera -  che non so cosa dire e cosa fare. E che mi sento così inadeguata da non aver nemmeno il coraggio di affrontare fatti, persone e luoghi. Così inutile da non poter aggiungere niente, pur avendo la mente sempre lì, fra chi è ancora qui.
Ma mi consola sapere che eri amato al punto da aver fatto fiorire un nuovo mondo, semplicemente scomparendo. Nascondendoti dietro al sipario, dove ora continui a ridertela leggero.

Sei stato un sorriso in una vita di mediocrità. Un regalo del cielo da portare dentro di noi per sempre.
Ti invidio, ragazzo, per quello che hai saputo essere. Ma soprattutto ti ringrazio".

Seguici sui nostri canali