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Tessile e salute, formazione e confronto sulla sostenibilità

In collaborazione con Consumers’ Forum.

Tessile e salute, formazione e confronto sulla sostenibilità
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Proseguono le iniziative dell’Associazione Tessile e Salute – Impresa Sociale in collaborazione con Consumers’ Forum, in continuità con gli obiettivi del protocollo d’intesa tra le due parti, firmato nel 2022. Lo scorso martedì nella la sede di Federfarma a Roma, è stata organizzata un’importante giornata di formazione sui temi della sostenibilità nel settore tessile rivolta alle Associazioni Nazionali di Rappresentanza dei Consumatori.

Tessile e salute: la giornata

La giornata ha visto una sessione formativa al mattino, nella quale sono intervenuti tre rappresentanti dell’Associazione biellese. Mauro Rossetti, procuratore dell’Associazione, ha tracciato una panoramica dell’ecosistema tessile. Il suo intervento è partito da un inquadramento generale del settore industriale, rivolto anche ai non addetti ai lavori, ed è proseguito con la presentazione delle attività di Tessile e Salute, inserendole all’interno del contesto normativo e innovativo-tecnologico europeo, con particolare riferimento alla Strategia Europea 2030 per un Tessile Circolare e Sostenibile e al Regolamento REACH. Infine ha presentato i rischi e le opportunità per l’ambiente e per i consumatori inerenti ai nuovi scenari di consumo e produzione.

Il marchio

Il Direttore dell’Associazione, Marco Piu ha invece presentato gli aspetti più tecnici relativi al funzionamento del Marchio di Certificazione Europeo Ethic-et di Tessile e Salute, spiegando il concetto di tracciabilità della filiera e come questo sia fondamentale per la tutela dei consumatori. Ha inoltre presentato il sistema gestionale Arianna che detiene la più grande banca dati relativa alle miscele chimiche utilizzate nella filiera tessile: tali dati sono a disposizione delle aziende certificate per permettere loro di accedere in modo intuitivo ed efficace a tutti i dati della loro supply chain. L’obiettivo è migliorare le pratiche di controllo del mercato e la sicurezza eco-tossicologica dei prodotti attraverso una futura condivisione del database di Arianna, garantendo la tutela dei dati delle imprese tramite apposite query, con gli organismi istituzionali con cui Associazione Tessile e Salute collabora, quali per esempio l’Istituto Superiore di Sanità.

Sostenibilità sociale

Infine, Andrea Moro, responsabile delle relazioni pubbliche dell’Associazione, ha concluso con un focus sul tema della sostenibilità sociale che, a seguito dell’imminente pubblicazione della Direttiva Europea CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), diventerà a tutti gli effetti un elemento di reportistica obbligatorio per le imprese europee, al pari delle informazioni finanziarie, contenute nel bilancio sociale. Questa direttiva obbligherà sostanzialmente le aziende europee ad applicare il concetto di tracciabilità della filiera anche agli aspetti legati alla tutela dei diritti e del lavoro.

La giornata di formazione è proseguita nel pomeriggio con una sessione di confronto fra le parti per stabilire congiuntamente ed operativamente, sulla base di quanto riportato durante la mattinata, come procedere nella collaborazione tra Associazione Tessile e Salute – Impresa Sociale e le Associazioni Nazionali dei Consumatori. Tra le molte azioni individuate spicca quella di lavorare congiuntamente all’implementazione di un’azione formativa-informativa rivolta alle scuole sui temi della sostenibilità tessile e di contrasto al modello del fast-fashion, sfruttando la presenza capillare delle Associazioni dei Consumatori sul territorio nazionale, in ottemperanza ad uno dei punti del protocollo d’intesa, che prevede la formazione alla sostenibilità ai consumatori del futuro.

Al Ministero

Nella giornata successiva, dopo un breve incontro con Rosa Draisci dell’Istituto Superiore di Sanità, presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione, per rafforzare la collaborazione tra i due soggetti e definire una linea strategica condivisa, la delegazione è stata ricevuta presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per discutere l’iter necessario a riconoscere ed accreditare il proprio marchio Ethic-et all’interno dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli acquisti verdi della pubblica Amministrazione (cd green public procurement) per permettere alle imprese tessili che lo detengono di poter direttamente partecipare alle gare pubbliche di appalto.

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