Il caso

Teleriscaldamento, nei condomini aumenti fino al 140%. A Biella scoppia il caso

Richiesto da un nutrito gruppo di Amministratori un incontro con i rappresentanti della Società ENGIE S.p.A., gestrice della rete di teleriscaldamento.

Teleriscaldamento, nei condomini aumenti fino al 140%. A Biella scoppia il caso
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C'è preoccupazione tra gli Amministratori condominiali di Biella, in vista della chiusura dei bilanci di esercizio che comunicheranno il resoconto della stagione invernale 2021/2022, per la sorpresa ricevuta nei Condomini collegati alla rete di teleriscaldamento.

L'avvisaglia di un forte rincaro dei costi si era già avuta con l'invio delle fatture per tale servizio riguardanti i mesi di novembre e dicembre 2021, ma solo quando ad inizio maggio, con un certo ritardo, sono giunte a loro mani le bollette del primo bimestre 2022, ulteriormente aumentate rispetto all'anno precedente, si è creato un caso.

Consapevoli dell'inevitabile rincaro, tuttavia sono sorti dubbi per l'entità percentuale di tali aumenti, soprattutto se confrontati con le variazioni subite dalle quotazioni del gas, a cui il prezzo del teleriscaldamento è inevitabilmente legato.

Gli Amministratori hanno infatti dovuto riscontrare che, a fronte di aumenti medi compresi tra il 50% e il 60% delle spese di riscaldamento per i Condomini alimentati a gas, nei Condomini collegati al teleriscaldamento tale aumento si veniva ad attestare anche al 140%. Pertanto, preoccupati dalle conseguenze per i bilanci dei Condomini e delle famiglie ivi residenti, ed allo scopo di fare chiarezza, è stato richiesto da un nutrito gruppo di Amministratori un incontro con i rappresentanti della Società ENGIE S.p.A., gestrice della rete di teleriscaldamento.

Sono emerse senz'altro delle criticità significative dettate dalla diversa politica posta in atto dal Governo per calmierare il mercato dell'energia. E' indubbio infatti che i contributi e la diminuzione delle accise ha riguardato le sole forniture del gas, non incidendo invece sui servizi di teleriscaldamento. La differenza dell'IVA, scesa per il gas al 5%, determina una penalizzazione non indifferente a carico dei Condomini allacciati alla rete della Società ENGIE, costretta ad applicare l'IVA al 22%. Ma gli Amministratori non si sono considerati soddisfatti delle spiegazioni fornite in prima battuta dal fornitore, che pure si era già impegnato ad addossarsi l'impatto della diversa aliquota IVA, e per questo motivo mercoledì 25 maggio il Geom. Ansermino, il Geom. Bertacco, il Geom. Bonesio, il Geom. Ciano, il Geom. Cloro, il Dr. Fileppo ed il Dr. Ronco dello Studio GESTAMM, il Geom. Maggia, il dr. Nardi dello Studio GEBICOND, il Geom. Oleari, il Geom. Ottin Bocat, l'Arch. Pennisi, il Geom. Porro, il Geom. Lorenzo Porta e le Geom. Pegoraro e Varnero hanno partecipato ad una tavola rotonda con i rappresentanti della Società ENGIE.

Questi ultimi non hanno potuto negare gli aumenti consistenti, collegati alle quotazioni della materia prima utilizzata per produrre l'acqua calda che circola nella rete di teleriscaldamento, e si sono impegnati a ridurre fino ad eliminare il gap determinatosi tra i Condomini alimentati dalla rete e quelli collegati direttamente al gas e che producono riscaldamento ed acqua calda sanitaria centralizzata con proprie centrali termiche.

Ma i dubbi e le ansie permangono. Innanzitutto perché, mentre è stata promessa la redazione di lettera d'intenti da parte della Società al fine di ufficializzare gli impegni assunti, in ogni caso le strategie commerciali sono sottoposte al vaglio ed alla decisione finale della sede centrale di Parigi, e non è stato possibile indicare un termine entro cui le eventuali note di credito sulle fatture già emesse potranno essere fatte pervenire ai Condomini. Nel frattempo gli Amministratori temono che la presentazione dei bilanci consuntivi subisca ritardi, rendendo ancora più gravosa la gestione economica dei Condomini. Resta inoltre incertezza, vista la volatilità dei prezzi, su come quantificare le spese di riscaldamento per la prossima stagione.

Al termine dell'incontro, gli Amministratori presenti hanno quindi deciso di attendere fino al 6 giugno prossimo una risposta ufficiale da parte di ENGIE S.p.A., riservandosi in ogni caso alcune iniziative a tutela degli edifici da loro rappresentati. Non si escludono infatti, oltre ad azioni di contestazione delle fatture pervenute per eccessiva onerosità sopravvenuta e ad eventuali esposti alle autorità garanti del mercato dell'energia, anche iniziative di natura legale per la risoluzione dei contratti in essere.

Da ultimo gli Amministratori auspicano anche un interessamento alla questione del Comune di Biella, a sua volta cliente della rete di teleriscaldamento per molti edifici pubblici, e a tale riguardo già si sono sperimentati contatti con il Sindaco.

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