Stress da lavoro per il 3,5 per cento dei biellesi
L’Osservatorio Unobravo sul disagio psicologico fra i lavoratori. Aumentano le richieste di supporto psicologico: oltre la metà (57,4%) a Torino.
L’Osservatorio Unobravo sul disagio psicologico fra i lavoratori. Aumentano le richieste di supporto psicologico: oltre la metà (57,4%) a Torino.
I dati
Burnout, stress, frustrazione, disturbi psicologici: sono sempre di più, in Italia, le persone che dichiarano una sofferenza psicologica legata al lavoro. A evidenziarlo sono i dati Inail relativi al primo trimestre del 2024 dai quali emerge che, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono aumentate del 17,9% le denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali. In Piemonte, le richieste di supporto psicologico per malessere legate al lavoro sono cresciute, nel corso del 2023 rispetto al 2022, del +118%, mentre la crescita é poi continuata a correre da gennaio a aprile 2024 del +146,7% sempre su base tendenziale ovvero all’identico periodo del 2023. Questi ultimi dati sono stati messi a punto dalla recente ricerca di Unobravo, il servizio di psicologia online che trova il terapeuta più adatto alle esigenze del soggetto, per una terapia psicologica online d’eccellenza.
In Piemonte
Guardando dentro ai dati raccolti e analizzati da Unobravo, si scopre che le sofferenze psicologiche legate al lavoro sono diffuse in tutte le province piemontesi. A Biella, tuttavia, il fenomeno non pare impattante nella misurazione rispetto al campione nazionale di Unobravo: in questo caso, infatti, solo lo 0,3% dei lavoratori dichiara di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa. Tuttavia, se misurato in riferimento al campione regionale del Piemonte, il dato decuplica ed è pari al 3,5%. Così anche nelle altre tre province del Quadrante Piemonte Orientale, con Vercelli a 0,2% su base nazionale, ma a 2,8% su base regionale, Vco a 0,4% in riferimento al campione nazionale e a 4,3% sul campione regionale, nonché Novara a 0,7% sul nazionale ma a 8% su base del campione regionale. Del resto, la situazione non appare diversa neppure nelle altre province piemontesi: nel capoluogo regionale, la percentuale dei lavoratori che dichiara di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa é stata del 4,9% sulla base del complessivo campione nazionale, ma addirittura del 57,4% in base al campione regionale (praticamente, oltre la metà di coloro che dichiarano di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa si concentrano nella provincia di Torino). A Cuneo, sulla base nazionale, è l’1% la percentuale di chi dichiara di avere difficoltà psicologiche legate alla sfera lavorativa, percentuale che, però, arriva all’11,2 in rapporto al più ristretto campione regionale. A Alessandria, lo 0,7% misurato a livello nazionale diventa l’8,5% su base regionale, mentre lo 0,4% di Asti sul campione nazionale sale l 4,3% a livello piemontese.
Donne più colpite
Un altro dato, a livello piemontese, emerge dall’Osservatorio Unobravo: ricorrono al supporto psicologico per problematiche connesse al lavoro soprattutto le donne (65,7%), mentre il restante 34,3% è composto da uomini. In Piemonte a essere più colpite sono poi le persone che si trovano nella prima fase della loro carriera professionale: il 62,7% ha tra i 25 e i 34 anni, mentre il 21,1% è compreso nella fascia che va dai 35 ai 44 anni. Tutte al di sotto del 9% le fasce 45-60 anni, 18-24 e over 60.
Giovanni Orso