Strage di Brandizzo, Mattarella: "Lavorare non è morire"
Il Presidente della Repubblica parla delle morti sul lavoro nelle ultime settimane in un messaggio inviato al Ministro del Lavoro Calderone

In occasione di un corso di formazione organizzato dall'Ispettorato nazionale del lavoro, con ben 800 partecipanti, proprio sulla sicurezza sul lavoro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato una lettera al Ministro del Lavoro Elvira Calderone in cui parla delle morti sul lavoro delle ultime settimane, comprese quelle dell'incidente ferroviario di Brandizzo in cui hanno perso la vita 5 operai.
"Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell'esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza. Lavorare non è morire" dice nella lettera.
Le parole di Mattarella
Mattarella poi aggiunge nella missiva quanto segue:
"Il nostro Paese colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza. La cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione".
"Lavoratori hanno il diritto a poter tornare dalle loro famiglie"
E poi aggiunge: "In occasione dell'avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro desidero porgere un caloroso saluto a tutti i partecipanti. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime. Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie. Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio - che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l'applicazione delle regole - e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro".