Salussola, il sindaco: “Eccidio non sia parata di politici”
Intervento del sindaco.
In seguito alle polemiche legate alla manifestazione di domenica 12 marzo, riguardo alla commemorazione dell eccidio di Salussola, interviene il sindaco, Manuela Chioda.
Eccidio di Salussola
“Nel 1945 - scrive in una nota- termina la guerra, tutta l’Italia è distrutta sia come territorio, devastato dai bombardamenti e dalla distruzione che una qualsiasi guerra comporta, sia a livello morale da tutte le limitazioni e condizioni che una dittatura comporta. In tutte le parti d’Italia sono morti tantissimi ragazzi, gridando a piena voce la parola libertà, poi si sono sviluppati movimenti che hanno portato alla liberazione, in un’ottica di trasformazione di questo stato in una nazione giusta, limpida ed esempio di democrazia”.
Morti
“A Salussola sono morti 20 ragazzi, seviziati, torturati ed alla mercè dei loro aguzzini per una notte intera, da nazifascisti ancora più incattiviti ed esasperati per l’imminente sconfitta, molti fatti come questi si sono verificati in molte parti d’Italia. Mio nonno più volte mi ha raccontato queste vicende, che ancora oggi hanno una grande valenza emotiva, e di come ha collaborato con quei ragazzi scesi dalla montagna, per sostenerli e proteggerli, quando anche un solo gesto voleva dire perdere la vita. Un grande valore ed un grande insegnamento che ha permesso elezioni libere e la nascita della Costituzione Italiana, un capolavoro della legislazione, baluardo di libertà e democrazia”.
L’evento di commemorazione
“Domenica - precisa Chioda - 12 marzo 2023 ho organizzato l’evento del ricordo al massacro che è avvenuto a Salussola per celebrare quei ragazzi, morti per un ideale che è ancora attuale, e che ancora fa tanta paura, perché implica dei cambiamenti, comporta un cambio di visione della realtà sempre in evoluzione, dove la società ed il modo di pensare cambiano repentinamente ed occorre spirito di adattamento e capacità al dialogo franco e sincero.
Io mi sento libera, ho cercato in questi anni di meditare e riflettere sul significato di queste morti assurde ed insensate, per modificare la mia vita e trasportare ad altri il seme della mia libertà, svincolata da ogni condizionamento personale e politico, aperto al dialogo ed alla condivisione, perché se ci nascondiamo dietro ad una bandiera politica fine a se stessa, non siamo più liberi, ma prigionieri delle nostre stesse idee.
Non c’ è idea senza condivisione, non c’è scelta senza questa libertà che è la mia libertà di scegliere, come sindaco e come persona, per portare a voi questi miei pensieri, sarà utopia? Se non fosse così allora mi viene da pensare che, veramente, la libertà sia un’illusione.
L’eccidio non deve essere trasformato in una parata di partiti, pronti a farsi fotografare per la stampa, ma un insieme di persone di idee diverse che commemorano una delle pagine più tristi della storia d’Italia per trarne gli insegnamenti dovuti e per fare in modo che eventi come questi non accadano mai più. Un evento dove Salussola e tutto il Biellese a sofferto e pianto con le famiglie dei ragazzi uccisi e che non deve perdere il suo vero significato.
Volevo condividere con voi questi miei pensieri, vi invito a riflettere e partecipare alla manifestazione se vi riconoscete in quello che vi ho scritto. Ricordare vuol dire pensare ed adattare il pensiero alle azioni del futuro, questa è la mia libertà, mi spiace per chi non ha capito le mie intenzioni e ci ha ricamato sopra, ma mi fido dei miei cittadini e son sicura che capirete”.