Sala Biellese: muli più rilassati con la musica
I brani a 432Hz di Emiliano Toso fanno da sottofondo alle sessioni di lavoro con gli animali arrivati al Rifugio di Sala Biellese dopo il sequestro di Colleferro.
I brani a 432Hz di Emiliano Toso fanno da sottofondo alle sessioni di lavoro con gli animali arrivati al Rifugio di Sala Biellese dopo il sequestro di Colleferro.
La storia
In attesa del concerto all’aperto nel parco del Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese il prossimo 28 maggio, la musica a 432Hz di Emiliano Toso è già risuonata - e risuona tuttora - nella struttura che regala una seconda vita ad asini e muli in difficoltà per malattia, maltrattamento, povere condizioni di vita.
Dall’aprile del 2021 i brani del biologo cellulare e musicista compositore a 432Hz di origini biellesi vengono fatti ascoltare ai muli e ai bardotti, come arricchimento ambientale.
«Escludendo Marco, il mulo che può anche essere adottato a distanza, il Rifugio ospita 13 tra muli e bardotti arrivati da noi nel 2013 in seguito al sequestro di Colleferro (Frosinone). Si tratta di animali - spiega Ilaria Ruzza, communications and FR officer del Rifugio degli Asinelli - che in precedenza avevano molto sofferto ed erano stati abbandonati a loro stessi, tant’è vero che quando sono stati accolti nella nostra struttura presentavano tutti una situazione comportamentale molto compromessa. Queste circostanze, sommate al loro naturale temperamento, li rendono ancora meno gestibili e più reattivi, specialmente in situazioni di stress come possono essere, ad esempio, le visite veterinarie».
La felice intuizione di far ascoltare a Magda, Lidia, Peppa, Irene e ai loro amici di (passata) sventura i componimenti a 432Hz di Emiliano Toso è stata di Magda Mino, che al Rifugio degli Asinelli si prende cura nello specifico di muli e bardotti, oltre agli asini.
Oltre ad aver realizzato appositamente per loro un percorso veicolato con paratie, per rendere meno stressante per gli animali raggiungere in tutta sicurezza la piattaforma in cui vengono periodicamente visitati dal veterinario, Magda, che ha frequentato percorsi di etologia equina, ha voluto fare di più, organizzando vere e proprie sessioni di “musicoterapia”.
«Tutti i pomeriggi - racconta Ilaria Ruzza - la nostra collega utilizza i brani di Emiliano Toso come sottofondo per le sessioni di lavoro con i muli e i bardotti reduci dalla traumatica esperienza di Colleferro.
«Inizialmente la musica incuriosiva molto gli animali, che si avvicinavano alla fonte sonora, quasi a voler cercare il riproduttore. In seguito, ci si è resi conto che l’ascolto di quei brani - addirittura alcuni più di altri - contribuiva a rilassarli, e si è quindi deciso di continuare le sessioni, modulandole in base ai trascorsi e alle esigenze dei “pazienti”».
Il percorso di riabilitazione, se così si può chiamare, è ancora lungo, e gli addetti ai lavori non escludono, in un futuro prossimo, il coinvolgimento di altri professionisti del settore.
L.B.