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Rincari energia, CNA Biella: “Servono sostegni subito”

A lanciare l’allarme è il presidente di CNA Biella Gionata Pirali.

Rincari energia, CNA Biella: “Servono sostegni subito”
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In pochi mesi, quello che per le imprese poteva sembrare uno scenario cautamente ottimista, rischia oggi di trasformarsi in un momento di seria preoccupazione. “I rincari del costo dell’energia e delle materie prime stanno incidendo pesantemente sulle realtà produttive medie e piccole, che si trovano già in coda ad un periodo di difficoltà che dura ormai da quasi due anni, nel quale le imprese sono state messe fortemente alla prova. A questo si sta aggiungendo un clima per nulla favorevole e preoccupante, che impatta pesantemente sulla vita degli imprenditori e delle famiglie”.

Rincari energia

 

A lanciare l’allarme è il presidente di CNA Biella Gionata Pirali, che dal suo osservatorio sulle imprese denuncia rischi di chiusura e un concreto pericolo sociale. E chiede risposte urgenti e rapide al Governo.

Presidente Pirali, le imprese chiudono soffocate dai rincari e quelle che resistono, secondo un recente studio di CNA Piemonte, sono costrette a ridurre gli utili oppure aumentare i prezzi. Che cosa può fare CNA per frenare questa deriva?

Tutta la Confederazione, a partire dalle varie sedi territoriali che rilevano le criticità essendo a contatto con gli imprenditori e le imprese, è mobilitata per evitare il collasso di un intero sistema. Si tratta evidentemente di un problema nazionale, ma che passa attraverso le Regioni. Avendo una visione allargata, dal Piemonte a Roma, posso dire che le esigenze delle imprese sommano a più di quanto sino ad ora è stato stanziato (10,2 miliardi di euro in totale: 1,2 miliardi a luglio, 3,5 a ottobre e 1,7 miliardi nei giorni scorsi, ndr).

Quindi la prima richiesta al Governo è di destinare ulteriori fondi altrimenti le imprese chiuderanno?

Sì, certamente, anche se la richiesta più urgente è un’altra, ovvero il tempismo. Anche sui fondi già destinati la cosa basilare è che non si perdano nella burocrazia e nei prossimi mesi: il bisogno è adesso. Il denominatore tempo è fondamentale per far restare le imprese aperte. Non si tratta di costi differibili perché le imprese stanno spendendo ora. Più tempo passa e più le aziende si avvicinano al punto critico. Se ci mettiamo sei mesi a stanziare le risorse non si tratterà più di un supporto per molti.

La richiesta immediata è chiara, ma nel tempo che cosa ci si può e deve aspettare?

I rincari arrivano in un momento già di forte contrazione e toccano tutti: è come se di punto in bianco raddoppiasse il costo dell’acqua.  È evidente che siamo in ritardo perché probabilmente è mancata un po’ di lungimiranza. Si poteva partire prima perché si sapeva che sarebbe successo. Detto ciò, sperando che si corra ai ripari in tempi brevissimi, è evidente che al contempo è necessario governare il problema per evitare che diventi strutturale. Le cose dovranno andare meglio per forza, perché le imprese non sono pronte ad attutire una botta del genere.

I rincari hanno colpito anche le famiglie, non solo imprese. È plausibile considerare che molti artigiani o imprenditori si siano trovati a dover far fronte ad un doppio rincaro: in azienda e a casa, amplificando di molto il problema.

“Se si lavora come dipendenti non si deve affrontare l’aumento dei costi di produzione dovuti al rincaro energetico e delle materie prime e interessa solo l’aumento delle bollette domestiche. L’imprenditore, invece, affronta il tema delle 12 ore in azienda e le altre 12 a casa. Una condizione che può portare più velocemente alla chiusura dell’azienda, perché prima di andare a vivere in strada si chiude l’attività. E sono proprio quelle situazioni che siamo chiamati, come associazione di categoria, a tutelare maggiormente”.

Eppure, la discussione nazionale, che in agenda ha sempre il covid in primo piano, non sembra troppo interessata a queste ripercussioni…

CNA tutela le imprese e in particolar modo la vita degli imprenditori e delle imprenditrici. Ed è un tema che dovrebbe essere centrale. Non posso che rimanere allibito dal fatto che passi in secondo piano nella discussione nazionale: Se ne parla poco. E questa cosa mi preoccupa molto perché sembra che si voglia distogliere l’attenzione da una problematica gravissima. Lo ripeto, parlarne è prioritario”.

Da presidente di CNA Biella, come sta reagendo il comparto locale al costo praticamente raddoppiato dell’energia ad inizio 2022 rispetto l’inizio del 2021?

“Il nostro osservatorio biellese mi dice che il manifatturiero, collegato alla filiera del tessile e costituito dai piccoli terzisti, ne esce fortemente penalizzato. Sono quelle imprese artigiane che, con saloncini produttivi, assorbono più energia. Ma da lì, a scalare, lo scenario è pessimo per moltissime attività: le officine meccaniche, le falegnamerie, il comparto dell’autoriparazione, le tintolavanderie, i parrucchieri con phon e caschi, i bar con le macchine per il caffè e le luci e via dicendo”.

In attesa dei sostegni del governo, immaginando una soluzione strutturata dopo gli aiuti, oggi cosa si può immaginare di fare? Ha qualche consiglio per le imprese?

“Una richiesta per modificare strutturalmente la questione esiste e CNA la sostiene da tempo. Quando parliamo di costo della bolletta, il prezzo per la materia prima energia incide, per le piccole aziende italiane, poco oltre il 45% del totale della fattura. Questo significa che oltre la metà del costo dipende dagli oneri di sistema e le imposte oltre, in parte minore, alle spese per il trasporto e la gestione del contatore. Su questo è necessario far leva perché ad essere maggiormente penalizzate da questa situazione sono proprio le piccole imprese e le famiglie. Dobbiamo poi pensare agli scaglioni per le accise. Non tutti i piccoli possono usufruirne, ma oggi, da parte di tutti, è richiesta una maggiore attenzione. Non dico di saltare da un fornitore all’altro, ma consiglio a chi possiede un’attività di verificare attentamente la congruità dei costi, mettendo mano alla bolletta poiché il momento lo richiede. Sono temi su cui CNA sta lavorando e a breve ne daremo ampia notizia”.

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