Presentato ai Candelesi lunedì il nuovo Belvedere del Ricetto
Il sindaco Gelone: "Sono certo che renderà Candelo e il nostro borgo medievale ancora più speciali"
E' prevista per lunedì prossimo, 14 novembre, alle ore 17, presso la Sala Affreschi del Centro Culturale Rosminiane di via Matteotti 48, a Candelo, la presentazione pubblica del progetto per il nuovo Belvedere del Ricetto di Candelo
La presentazione del nuovo Belvedere del Ricetto di Candelo
A fare gli onori di casa Paolo Gelone, Sindaco di Candelo, mentre a illustrare il progetto sarà Paolo Naldini, Direttore della Fondazione Pistoletto, che lo ha coordinato. "Un’occasione di condivisione e confronto, nell’ottica di illustrare nel dettaglio l’avanzamento del progetto
del nuovo Belvedere del Ricetto di Candelo, che sarà illustrato nel dettaglio e aperto alla cittadinanza - sottolineano dalla Fondazione - verranno raccontate tutte le fasi che hanno portato all’ideazione e al progetto preliminare del nuovo affaccio dell’area situata nella parte nord del Ricetto, di cui Cittadellarte si sta occupando su commissione del Comune di Candelo".
L'evento aperto al pubblico
L’obiettivo della presentazione è restituire ai cittadini l’impegno che hanno messo gli stessi Candelesi per collaborare alla definizione della forma del nuovo Belvedere, offrendo la loro esperienza e sensibilità rispetto ad un luogo che vivono tutti i giorni. L’evento è aperto al
pubblico che potrà, nella seconda parte, intervenire liberamente con i relatori per chiarire dubbi o porre domande relative al progetto.
L’ex ballatoio del Belvedere, inaugurato nel 2004, è stato un punto panoramico per i visitatori, sono ancora presenti le nicchie che storicamente ospitavano le travi sulle quali poggiava il cammino di ronda.
Il degrado del Cammino di ronda alla base del nuovo affaccio
"Il cammino di ronda presentato 18 anni fa - aggiungono da Fondazione Pistoletto - è però da tempo stato dismesso per questioni di sicurezza dovute al degradamento del materiale. Quindi, nell’ottica di avere un nuovo affaccio, il Comune ha incaricato la Fondazione Pistoletto di occuparsi degli interventi dell’area: Cittadellarte ha curato un processo creativo e progettuale che ha coinvolto i cittadini e le realtà associative pubbliche e private di Candelo per far emergere le reali necessità degli abitanti relative a quello spiazzo; il Comune ha accolto fin dagli arbori la proposta, riconoscendone la validità sociale".
I candelesi coinvolti nella progettazione
Cittadellarte, attraverso il project manager del progetto Biella Città Arcipelago Demopratico, si è occupato di coinvolgere attivamente i Candelesi, intervistando 48 persone rappresentanti o referenti di organizzazioni locali. Nello specifico, ha svolto un’indagine di co-progettazione che consentisse di scoprire il parere delle persone coinvolte sui seguenti aspetti: cosa avrebbero voluto fare dell’area e cosa ne pensano della sostenibilità e del turismo come chiavi di sviluppo del territorio. I confronti seguiti sono stati utili a comprendere le necessità e le volontà dei Candelesi. È risultato significativo, a questo proposito, constatare come la bozza di progetto iniziale – che serviva solo a innescare un confronto con le persone interpellate – fosse stata completamente modificata in seguito all’indagine.
Intervento nel rispetto delle tecniche costruttive medievali
L'intervento quindi sarà rispettoso dei materiali e delle tecniche costruttive che hanno portato a erigere il forte medievale, e anche nella forma non risulterà invasivo. Gli aspetti che più la distanziano dal ballatoio precedente sono: una maggiore superficie calpestabile, che permetta a classi e gruppi di turisti più numerosi di accedervi contemporaneamente; la presenza di sedute protette dal sole dalla piattaforma stessa; un balcone a sbalzo fuori dalla merlatura che consenta anche ai bambini di osservare agevolmente il panorama e dia indicazioni su cosa si scorge all'orizzonte.
Paolo Gelone, Sindaco di Candelo: "Co-progettazoine con la comunità"
“Siamo giunti alla fine della progettazione condivisa per la nuova opera di Cittadellarte nel Ricetto di Candelo, ed i risultati sapranno ulteriormente dimostrare come, nei fatti, si sia trattato di un vero percorso di ascolto e di partecipazione, esempio concreto di co-progettazione insieme alla comunità.
Un cammino non scontato e neppure semplice, ma che abbiamo intrapreso con convinzione perché tutti potessero prendere parte a questo intervento, che sono certo renderà Candelo ed il nostro borgo medievale ancor più speciali. Invito tutti ad essere presenti per scoprire insieme un altro pezzo del mosaico che comporrà il futuro del nostro territorio.”
Paolo Naldini, Direttore Fondazione Pistoletto
“Il Ricetto di Candelo contiene nel suo DNA cromosomi oggi cruciali per affrontare le sfide che il ventunesimo secolo ci ha portato: condivisione, impegno diretto dei cittadini alla vita politica attraverso la governance delle loro stesse pratiche, il senso di una comunità che “elimina le distanze ma non le differenze”, la consapevolezza di dover trovare un equilibrio tra l’autonomia e il rapporto con il resto del mondo globale e locale, pubblico e provato, economico e culturale. Queste coppie di cromosomi costituiscono il dna di un progetto che abbiamo riattivato con l’invito a pensare un intervento che per noi è stato un processo di cocreazione, proprio nello spirito che questo
straordinario monumento continua a rappresentare” .