Sparo a Capodanno

Pozzolo, ecco chi lo accusa

Il deputato Emanuele Pozzolo chiede di essere sentito dai pm. Ma tanti lo smentiscono

Pozzolo, ecco chi lo accusa
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Potrebbe essere convocato già questa settimana, in Procura, l’onorevole Emanuele Pozzolo, che dopo aver rifiutato il confronto con i magistrati di Biella (si avvalse della facoltà di non rispondere agli albori dell’inchiesta, nel gennaio scorso), una decina di giorni fa (24 aprile, a ridosso del termine ultimo) ha chiesto di essere interrogato sui fatti della notte di Capodanno, quando da un proiettile partito dalla sua pistola rimase ferito a una gamba il 31enne Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro.

Pozzolo chiede di essere sentito dai pm

E’ ovviamente difficile anticipare cosa dirà Pozzolo al procuratore capo di Biella Teresa Angela Camelio. Confermerà e integrerà quanto detto ai Carabinieri quella notte? Ossia che la pistola cadde accidentalmente dalla sua giacca e qualcuno la prese e sparò? Dirà il nome di chi ha sparato? O ammetterà le sue responsabilità, confermando la ricostruzione dei testimoni - compresa la vittima - che sentiti da carabinieri e magistrati dissero che fu lui a esplodere, accidentamente, il colpo di pistola? Negli atti dell’inchiesta sono emerse dichiarazioni che vanno in una direzione univoca: quando partì il colpo la pistola era nelle mani di Pozzolo, che la stava maneggiando.

Non solo: anche chi non assistette allo sparo racconta di un Pozzolo sotto shock, catatonico, con le mani sulle orecchie, incapace di reagire, anche di fronte alle vibranti accuse della vittima, che gli chiedeva perché gli avesse sparato («ho visto che sei stato tu!») e per quale motivo non gli chiedesse almeno scusa per quanto aveva fatto.

I racconti dei testimoni

Particolarmente suggestivi i racconti di Pablito Morello, il caposcorta di Delmastro che era accanto a Pozzolo quando partì il colpo, del figlio Maverick, che notò l’indice della mano destra di Pozzolo annerita (dallo sparo?), dell’assessore Zappalà, al quale Pozzolo avrebbe detto: “Sono rovinato”.
Inedito anche il racconto dell’avvocato Luca Zani, che dice di essersi allontanato dalla canna della pistola "rivolta verso di me" pochi istanti prima che partisse il colpo che ha poi ferito Luca Campana.

Racconti e servizi completi in edicola oggi, lunedì 6 maggio, su Eco di Biella.

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