Piste ciclabili attrezzate: 40 milioni per rendere il Piemonte primo in Europa
L'annuncio del governatore Alberto Cirio dopo la presentazione del Piano regionale per la mobilità ciclistica.
L'annuncio del governatore Alberto Cirio dopo la presentazione del Piano regionale per la mobilità ciclistica.
Il progetto
"Vogliamo rendere il Piemonte primo in Europa per piste attrezzate e per farlo investiremo più di 40 milioni di euro, attraverso i fondi europei". Così il presidente Cirio sui social.
Lo scopo del progetto è aumentare l’uso della bicicletta in sicurezza per scopi quotidiani e turistici riducendo il ricorso ai veicoli motorizzati privati, rendere il territorio percorribile con questo mezzo e migliorarne così l’attrattività e la sostenibilità.
Con il Piano della Mobilità ciclistica con il quale la Regione traccia la via per un Piemonte più sostenibile e efficiente. Frutto di due anni di intenso lavoro, il piano è stato presentato dal presidente della Regione Alberto Cirio, dagli assessori ai Trasporti Marco Gabusi, al Turismo Vittoria Poggio e all’Ambiente Matteo Marnati, alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e del oltre al partner italo-olandese Decisio, che ha collaborato alla stesura del documento.
Il presidente Cirio afferma:
“Per la realizzazione di queste misure abbiamo individuato 40 milioni di euro di fondi europei, che consentono di tracciare la via per un Piemonte in cui la bici sia una scelta sicura, piacevole e vantaggiosa per sempre più persone, al pari degli altri mezzi di trasporto, che farlo diventare la prima regione d'Europa per numero di chilometri di piste ciclabili attrezzate e strutturate. I piemontesi amano andare in bici e dal 2001 l’utilizzo è cresciuto quasi spontaneamente del 35%, ma siamo ancora indietro rispetto ai modelli europei a cui guardiamo. Oggi il 3,5% degli spostamenti avviene in bicicletta: grazie all’applicazione di questo piano da parte degli enti locali arriveremo all’8% nel 2030 e al 17% nel 2050”.
Le azioni
Compito della Regione sarà governare la transizione verso una mobilità sostenibile e ciclabile. Le azioni principali consistono nell’individuare la rete che ricade nel territorio, nel definire gli indirizzi relativi alla predisposizione delle reti ciclabili in ambito urbano ed extraurbano, nell’individuare il sistema delle aree di sosta e le azioni per promuovere l’intermodalità, nel prevedere la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione.
Gli ambiti d’intervento sono stati individuati utilizzando criteri guida quali il collegamento da e verso le principali stazioni ferroviarie, il rango urbano all’interno del sistema della mobilità del quadrante e la presenza di rilevanti flussi di pendolarismo, il collegamento di bacini territoriali omogenei di almeno 30.000 abitanti e 10.000 addetti, la presenza di attrattori di rilievo come Università, poli sanitari e logistici. Tra gli obiettivi strategici la sicurezza è al primo posto, ponendo come punto d’arrivo l’eliminazione degli incidenti mortali entro il 2050. Parallelamente punta a ridurre l’inattività fisica e la sedentarietà del 15%. Focus principale le infrastrutture di lunga percorrenza, con il completamento del sistema delle ciclovie turistiche europee e nazionali. La rete di interesse regionale conta 27 itinerari turistici per circa 3.000 chilometri e 4 “superciclabili” per il pendolarismo dei bacini di mobilità pendolare per circa 250 chilometri.